Insoddisfazione corporea e influenza dei media in un gruppo di ballerine non professioniste.

Dall’analisi della letteratura sembra emergere come il livello di insoddisfazione corporea nella popolazione femminile sia influenzato dagli ideali di bellezza estremamente magri e irrealistici promossi dalla società attraverso le fonti di informazione (Groesz et al., 2002; Hargreaves e Tiggemann, 2004). Tuttavia tale influenza sembra variare in funzione del livello di interiorizzazione dell’ideale promosso dai media e dai processi di confronto sociale messi in atto (Thompson et al., 2004). Ulteriori relazioni sono emerse tra insoddisfazione corporea e livello di autostima (Forzi e Not, 2003). Una delle categorie di atlete che risultano a rischio rispetto ai disturbi legati all’immagine corporea e ai disordini alimentari sembra essere quella delle ballerine di danza classica (Dotti et al., 2002) anche se non professioniste (Ravaldi et al., 2003). Obiettivo Lo scopo del presente studio è quello di valutare l’impatto dell’influenza dei media, ponendo particolare attenzione al livello di interiorizzazione, sull’immagine corporea di allieve danzatrici non professioniste e di indagare il rapporto tra insoddisfazione corporea e livello di autostima. Metodo Le partecipanti sono 64 ballerine non professioniste suddivise in tre gruppi (Dotti et al., 2002; Forzi e Not, 2003): preadolescenti (8-13 anni), adolescenti (14-18 anni) e giovani adulte (19-26 anni). Alle partecipanti sono stati somministrati: il Sociocultural Attitudes Towards Appearance Questionnaire-3 (Thompson et al., 2004), il Figure Rating Scale (Stunkard et al., 1983), il Body Shape Questionnaire (Dowson e Henderson, 2001) e la Rosenberg Self-Esteem Scale (Rosenberg, 1965). Risultati Dalle analisi di regressione multipla è emerso come l’influenza dei media, nello specifico l’interiorizzazione-generale, sia un predittore significativo dell’insoddisfazione corporea nelle ballerine giovani adulte (p<.01). L’insoddisfazione corporea a sua volta risulta un predittore significativo del livello di autostima sia nella seconda (p<.05) che nella terza fascia d’età considerate (p<.01). Discussione In accordo con la letteratura il costrutto di interiorizzazione sembra influire sull’insoddisfazione corporea nelle allieve giovani adulte (Thompson et al., 2004), mentre sia per questo gruppo di atlete che per le adolescenti emerge anche una relazione significativa tra insoddisfazione corporea e autostima (Forzi e Not, 2003). L’assenza di relazioni significative tra le variabili indagate in preadolescenza può far pensare che la percezione del proprio corpo dipenda dall’influenza di agenti sociali diversi dai media e che l’autostima vari in funzione di specifici ambiti di competenza che non hanno a che fare con l’adeguatezza del proprio aspetto fisico. Conclusioni La futura ricerca potrebbe valutare l’impatto dell’influenza esercitata dalla famiglia e dai coetanei sull’immagine corporea in preadolescenza così come focalizzarsi sul costrutto di interiorizzazione nella realizzazione di specifici programmi di prevenzione. Vari studi hanno dimostrato la presenza di disturbi legati all’immagine corporea in ballerine professioniste di danza classica (Dotti et al., 2002). Poiché dall’analisi della letteratura italiana emerge (Ravaldi et al., 2003) come le preoccupazioni per il peso e il rischio di disordini alimentari siano sempre più presenti anche in ballerine non professioniste diventa importante l’individuazione dei possibili fattori influenti sui disturbi legati all’immagine corporea anche in tale gruppo di atlete.