La presente proposta di brevetto ha come oggetto una nuova molecola contenente manganese legato ad un complesso organico poliammino-policarbossilico, denominata Mn(II)AMCC, sintetizzata da ricercatori afferenti al Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, che rispetto a molecole analoghe presenta una buona solubilità in acqua, una buona stabilità in differenti condizioni chimico-fisiche ed una buona capacità di penetrare all’interno delle cellule. In virtù delle sue proprietà chimiche, questo composto si è rivelato capace di abbattere efficacemente i livelli di anione superossido, il principale radicale libero dell’ossigeno che è noto giocare un ruolo chiave nel danno infiammatorio di cellule e tessuti. In particolare, i risultati degli esperimenti condotti da ricercatori afferenti alla Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze hanno dimostrato che il composto riduce i livelli misurabili di anione superossido, generato sia mediante un sistema enzimatico in vitro sia stimolando cellule infiammatorie in coltura. Inoltre, il composto attenua marcatamente gli effetti dannosi dell’anione superossido sulle cellule (stress ossidativo). Questi effetti sono documentabili a concentrazioni del composto molto basse, nell’ordine di 0.1 milligrammi/litro, a indicazione della sua elevata efficacia biologica; a tali concentrazioni esso non ha manifestato alcun effetto di tossicità cellulare. Possibili applicazioni - Sulla base di questi dati scientifici, il composto Mn(II)AMCC potrebbe venire brevettato come nuovo potenziale farmaco o presidio medico-chirurgico per la riduzione del danno cellulare e di organo da stress ossidativo in malattie infiammatorie croniche e degenerative, quali ad esempio arteriosclerosi, artrite reumatoide, artrosi, asma bronchiale, sindrome da riperfusione nell’infarto miocardico acuto, cataratta, malattia parodontale e invecchiamento cutaneo.

Composto come agente terapeutico per il danno cellulare e di organo da stress ossidativo / D.BANI; A.BENCINI; M.CANTORE; P.FAILLI; C.GIORGI; B.VALTANCOLI. - (2008).

Composto come agente terapeutico per il danno cellulare e di organo da stress ossidativo

BANI, DANIELE;BENCINI, ANDREA;FAILLI, PAOLA;GIORGI, CLAUDIA;VALTANCOLI, BARBARA
2008

Abstract

La presente proposta di brevetto ha come oggetto una nuova molecola contenente manganese legato ad un complesso organico poliammino-policarbossilico, denominata Mn(II)AMCC, sintetizzata da ricercatori afferenti al Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, che rispetto a molecole analoghe presenta una buona solubilità in acqua, una buona stabilità in differenti condizioni chimico-fisiche ed una buona capacità di penetrare all’interno delle cellule. In virtù delle sue proprietà chimiche, questo composto si è rivelato capace di abbattere efficacemente i livelli di anione superossido, il principale radicale libero dell’ossigeno che è noto giocare un ruolo chiave nel danno infiammatorio di cellule e tessuti. In particolare, i risultati degli esperimenti condotti da ricercatori afferenti alla Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze hanno dimostrato che il composto riduce i livelli misurabili di anione superossido, generato sia mediante un sistema enzimatico in vitro sia stimolando cellule infiammatorie in coltura. Inoltre, il composto attenua marcatamente gli effetti dannosi dell’anione superossido sulle cellule (stress ossidativo). Questi effetti sono documentabili a concentrazioni del composto molto basse, nell’ordine di 0.1 milligrammi/litro, a indicazione della sua elevata efficacia biologica; a tali concentrazioni esso non ha manifestato alcun effetto di tossicità cellulare. Possibili applicazioni - Sulla base di questi dati scientifici, il composto Mn(II)AMCC potrebbe venire brevettato come nuovo potenziale farmaco o presidio medico-chirurgico per la riduzione del danno cellulare e di organo da stress ossidativo in malattie infiammatorie croniche e degenerative, quali ad esempio arteriosclerosi, artrite reumatoide, artrosi, asma bronchiale, sindrome da riperfusione nell’infarto miocardico acuto, cataratta, malattia parodontale e invecchiamento cutaneo.
2008
D.BANI; A.BENCINI; M.CANTORE; P.FAILLI; C.GIORGI; B.VALTANCOLI
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