Abstract Nelle Tuscolane si osserva una presenza esibita di citazioni poetiche, teatrali in particolare, un elemento che in questo saggio viene messo in relazione con la funzione terapeutica che la poesia assolve nel contesto di un'opera filosofica dialogica, molto vicina anche alla disputatio di matrice retorica: agli inizi del I libro dell'opera un serrato dialogo di vivacità diatribica con lo sconosciuto interlocutore si incentra sul dibattito sulle visioni tradizionali degli Inferi, quali poi emergeranno in numerose citazioni. Si mettono in luce con esemplificazioni le dicotomie che Cicerone dispiega nell'opera sul rapporto tra filosofia e poesia, seguendo Platone, ma dimostrando di essere allo stesso tempo affascinato dalla poesia e dal teatro. In particolare si esaminano i passi tragici relativi agli Inferi nel I libro, passando poi ad approfondire un interessante frammento tragico adespoto (inc.inc. fab. CX R2), dove si tratta della figura di Tantalo, qui evocato nella versione del mito più rara a Roma. Si propone una nuova interpretazione del frammento in relazione all'esegesi del nesso inpotentia animi da collegare alle figure tiranniche così presenti nella tradizione tragica e si ipotizza infine, dopo un'articolata serie di confronti, che il frammento si riferisca alla stirpe dei Pelopidi il cui avo è appunto Tantalo (vd. per es. Sen. Thyest. 1 ss.). Abstract In the Tusculanae, we observe the intentional presence of poetic quotations, theatrical in particular: in the present paper, this element is connected with the therapeutic function that poetry performs in the context of a dialogical philosophical work, which is very close also to the disputatio of a rhetorical nature: at the beginning of Book I of the work, a rapid dialogue with the snappiness of a diatribe with the unknown interlocutor is centred around the debate about the traditional visions of the Underworld , as they subsequently emerge in numerous quotations. The dichotomies that Cicero explains in his work about the relationship between philosophy and poetry are brought to light by means of examples, following Plato, but showing at the same time that he is fascinated by poetry and by the theatre. In particular, the tragic passages referring to the Underworld in Book I are examined, subsequently passing on to an interesting anonymous tragic fragment (inc.inc. fab. CX R2), which describes the figure of Tantalus, here evoked in the version of the myth which was more rare in Rome. A new interpretation of the myth is proposed in relation to the exegesis of the syntagma inpotentia animi, to be connected with the tyrannical figures frequently present in the tragic tradition, and lastly, after a detailed series of comparisons, it is hypothesised that the fragment may refer to the family of the Pelopids, of whom Theseus is a forefather (see e.g. Sen. Thyest. 1 ff.).

La tragedia nelle Tuscolane di Cicerone tra esemplarità e terapia: riflessioni in margine agli Inferi a teatro / R. Pierini. - STAMPA. - (2008), pp. 41-64. (Intervento presentato al convegno Università Cattolica del Sacro Cuore. Milano tenutosi a Milano nel 10-12 maggio 2006).

La tragedia nelle Tuscolane di Cicerone tra esemplarità e terapia: riflessioni in margine agli Inferi a teatro

PIERINI, RITA
2008

Abstract

Abstract Nelle Tuscolane si osserva una presenza esibita di citazioni poetiche, teatrali in particolare, un elemento che in questo saggio viene messo in relazione con la funzione terapeutica che la poesia assolve nel contesto di un'opera filosofica dialogica, molto vicina anche alla disputatio di matrice retorica: agli inizi del I libro dell'opera un serrato dialogo di vivacità diatribica con lo sconosciuto interlocutore si incentra sul dibattito sulle visioni tradizionali degli Inferi, quali poi emergeranno in numerose citazioni. Si mettono in luce con esemplificazioni le dicotomie che Cicerone dispiega nell'opera sul rapporto tra filosofia e poesia, seguendo Platone, ma dimostrando di essere allo stesso tempo affascinato dalla poesia e dal teatro. In particolare si esaminano i passi tragici relativi agli Inferi nel I libro, passando poi ad approfondire un interessante frammento tragico adespoto (inc.inc. fab. CX R2), dove si tratta della figura di Tantalo, qui evocato nella versione del mito più rara a Roma. Si propone una nuova interpretazione del frammento in relazione all'esegesi del nesso inpotentia animi da collegare alle figure tiranniche così presenti nella tradizione tragica e si ipotizza infine, dopo un'articolata serie di confronti, che il frammento si riferisca alla stirpe dei Pelopidi il cui avo è appunto Tantalo (vd. per es. Sen. Thyest. 1 ss.). Abstract In the Tusculanae, we observe the intentional presence of poetic quotations, theatrical in particular: in the present paper, this element is connected with the therapeutic function that poetry performs in the context of a dialogical philosophical work, which is very close also to the disputatio of a rhetorical nature: at the beginning of Book I of the work, a rapid dialogue with the snappiness of a diatribe with the unknown interlocutor is centred around the debate about the traditional visions of the Underworld , as they subsequently emerge in numerous quotations. The dichotomies that Cicero explains in his work about the relationship between philosophy and poetry are brought to light by means of examples, following Plato, but showing at the same time that he is fascinated by poetry and by the theatre. In particular, the tragic passages referring to the Underworld in Book I are examined, subsequently passing on to an interesting anonymous tragic fragment (inc.inc. fab. CX R2), which describes the figure of Tantalus, here evoked in the version of the myth which was more rare in Rome. A new interpretation of the myth is proposed in relation to the exegesis of the syntagma inpotentia animi, to be connected with the tyrannical figures frequently present in the tragic tradition, and lastly, after a detailed series of comparisons, it is hypothesised that the fragment may refer to the family of the Pelopids, of whom Theseus is a forefather (see e.g. Sen. Thyest. 1 ff.).
2008
La riflessione sul teatro nella cultura romana
Università Cattolica del Sacro Cuore. Milano
Milano
10-12 maggio 2006
R. Pierini
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