L’evoluzione tecnologica, l’irrompere di nuovi supporti documentari e di innovative possibilità di accesso all’informazione hanno portato all’avvento della biblioteca ibrida, l’istituto nel quale convivono documenti su supporto cartaceo, ottico, magnetico e su pellicola, insieme ai documenti digitali; è un istituto costituito inoltre da documenti posseduti e resi disponibili localmente, e da documenti non posseduti e resi accessibili in remoto. Le risorse elettroniche ad accesso remoto (RER) stravolgono la visione consolidata della biblioteca, perché modificano la dicotomia posseduto non-posseduto in accessibile non-accessibile. Una caratteristica che connota la biblioteca ibrida è la trasformazione dei suoi servizi in risorse remote, tramite una produzione significativa di RER: un OPAC che consenta prenotazioni o richieste di documenti, suggerimenti di acquisti etc. è una RER prodotta dalla biblioteca, natura digitale viva e in continuo cambiamento e insieme servizio in linea. L’enfasi della biblioteca ibrida è ancora sul documento, ma sempre più si sposta sulla qualità dei servizi, sugli standard della comunicazione, sui formati, sulle modalità e i tempi tramite i quali il documento risponde ai bisogni dell’utenza. Secondo Jean-Claude Guédon, il termine biblioteca virtuale si riferisce a qualcosa nel quale tutte le funzioni, le procedure, il personale e la missione sono riconsiderate, riorganizzate e plasmate attorno ai documenti digitali. Il catalogo delle biblioteca ibrida riflette l’attuale situazione di transizione e di mutamento. Due sono gli aspetti da considerare: 1) il mutamento della forma fisica del catalogo; 2) il mutamento delle informazioni in esso contenute. Si tratta di mutamenti che convergono e si manifestano appieno nei WebOPAC di ultima generazione e che richiamano problemi di teoria catalografica. Se con la “prima” rivoluzione copernicana è il catalogo a ruotare attorno all’utente, con la “seconda” sono i documenti a ruotare attorno all’utente per mezzo del catalogo. Ciò significa che l’oggetto della catalogazione si sposta dal libro all’opera. L’idea di super-record di Ramatollah Fattahi e il modello contenuto in ALEG significano questo. Ruolo sempre più importante dell’Indicazione Generale del Materiale (IGM); importanza dei criteri di selezione delle risorse elettroniche.
Il catalogo della biblioteca ibrida : una rivoluzione copernicana : nuove strategie per favorire un’informazione integrata ed efficace / Mauro Guerrini. - In: BIBLIOTECHE OGGI. - ISSN 0392-8586. - STAMPA. - 20:(2002), pp. 44-51.
Il catalogo della biblioteca ibrida : una rivoluzione copernicana : nuove strategie per favorire un’informazione integrata ed efficace
GUERRINI, MAURO
2002
Abstract
L’evoluzione tecnologica, l’irrompere di nuovi supporti documentari e di innovative possibilità di accesso all’informazione hanno portato all’avvento della biblioteca ibrida, l’istituto nel quale convivono documenti su supporto cartaceo, ottico, magnetico e su pellicola, insieme ai documenti digitali; è un istituto costituito inoltre da documenti posseduti e resi disponibili localmente, e da documenti non posseduti e resi accessibili in remoto. Le risorse elettroniche ad accesso remoto (RER) stravolgono la visione consolidata della biblioteca, perché modificano la dicotomia posseduto non-posseduto in accessibile non-accessibile. Una caratteristica che connota la biblioteca ibrida è la trasformazione dei suoi servizi in risorse remote, tramite una produzione significativa di RER: un OPAC che consenta prenotazioni o richieste di documenti, suggerimenti di acquisti etc. è una RER prodotta dalla biblioteca, natura digitale viva e in continuo cambiamento e insieme servizio in linea. L’enfasi della biblioteca ibrida è ancora sul documento, ma sempre più si sposta sulla qualità dei servizi, sugli standard della comunicazione, sui formati, sulle modalità e i tempi tramite i quali il documento risponde ai bisogni dell’utenza. Secondo Jean-Claude Guédon, il termine biblioteca virtuale si riferisce a qualcosa nel quale tutte le funzioni, le procedure, il personale e la missione sono riconsiderate, riorganizzate e plasmate attorno ai documenti digitali. Il catalogo delle biblioteca ibrida riflette l’attuale situazione di transizione e di mutamento. Due sono gli aspetti da considerare: 1) il mutamento della forma fisica del catalogo; 2) il mutamento delle informazioni in esso contenute. Si tratta di mutamenti che convergono e si manifestano appieno nei WebOPAC di ultima generazione e che richiamano problemi di teoria catalografica. Se con la “prima” rivoluzione copernicana è il catalogo a ruotare attorno all’utente, con la “seconda” sono i documenti a ruotare attorno all’utente per mezzo del catalogo. Ciò significa che l’oggetto della catalogazione si sposta dal libro all’opera. L’idea di super-record di Ramatollah Fattahi e il modello contenuto in ALEG significano questo. Ruolo sempre più importante dell’Indicazione Generale del Materiale (IGM); importanza dei criteri di selezione delle risorse elettroniche.File | Dimensione | Formato | |
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