Il problema maggiore relativo al Ritratto di Diego Martelli non era, come di consueto, quello del degrado per invecchiamento dei materiali costitutivi ma quello di un grave danneggiamento su un’opera sostanzialmente sana causato da un colpo ricevuto nel corso di un prestito ad una mostra, che aveva provocato uno strappo della tela lungo 29 cm (l’opera misura cm 73 x 92).La lacerazione si era prodotta nella zona di contatto tra la tela e lo spigolo interno del telaio e le due rime si erano deformate in modo disuguale: quella appoggiata al telaio - e quindi da questo in qualche modo protetta - presentava solo delle lievi alterazioni, mentre quella opposta, libera, si era allungata formando ondulamenti e visibili deformazioni che hanno prodotto micro fratture dello strato preparatorio e della stesura pittorica con conseguente perdite di colore. A causa dell’ estrema fragilità dell’opera (la tela di lino di supporto è molto sottile ed è improntata con una mestica levigatissima), la situazione era molto precaria e di notevole gravità. Si poteva ipotizzare una foderatura dell’opera, e si sarebbe certo trattato di un procedimento efficace per restituire al supporto la giusta tensione, ma al tempo stesso rischioso poiché, dato anche che nei dipinti dell’ottocento l’assestamento e l’invecchiamento dei materiali non si è totalmente stabilizzato, i materiali impiegati nel restauro e quelli che compongono l’opera, possono reagire in modi diversi e antagonistici, potenzialmente dannosi.
Il ritratto di Diego Martelli di Federico Zandomeneghi della Galleria d'Arte Moderna di Firenze: un restauro secondo il principio del minimo intervento / M.Vervat; A.Vigna; P.Baglioni; R.Giorgi; D.Chelazzi. - STAMPA. - (2004), pp. 392-401. (Intervento presentato al convegno II Congresso Nazionale IGIIC - Lo stato dell'arte. Conservazione e restauro. Confronto di esperienze tenutosi a Genova nel 27-29 Settembre 2004).
Il ritratto di Diego Martelli di Federico Zandomeneghi della Galleria d'Arte Moderna di Firenze: un restauro secondo il principio del minimo intervento
BAGLIONI, PIERO;GIORGI, RODORICO;CHELAZZI, DAVID
2004
Abstract
Il problema maggiore relativo al Ritratto di Diego Martelli non era, come di consueto, quello del degrado per invecchiamento dei materiali costitutivi ma quello di un grave danneggiamento su un’opera sostanzialmente sana causato da un colpo ricevuto nel corso di un prestito ad una mostra, che aveva provocato uno strappo della tela lungo 29 cm (l’opera misura cm 73 x 92).La lacerazione si era prodotta nella zona di contatto tra la tela e lo spigolo interno del telaio e le due rime si erano deformate in modo disuguale: quella appoggiata al telaio - e quindi da questo in qualche modo protetta - presentava solo delle lievi alterazioni, mentre quella opposta, libera, si era allungata formando ondulamenti e visibili deformazioni che hanno prodotto micro fratture dello strato preparatorio e della stesura pittorica con conseguente perdite di colore. A causa dell’ estrema fragilità dell’opera (la tela di lino di supporto è molto sottile ed è improntata con una mestica levigatissima), la situazione era molto precaria e di notevole gravità. Si poteva ipotizzare una foderatura dell’opera, e si sarebbe certo trattato di un procedimento efficace per restituire al supporto la giusta tensione, ma al tempo stesso rischioso poiché, dato anche che nei dipinti dell’ottocento l’assestamento e l’invecchiamento dei materiali non si è totalmente stabilizzato, i materiali impiegati nel restauro e quelli che compongono l’opera, possono reagire in modi diversi e antagonistici, potenzialmente dannosi.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.