L’articolo su Giuseppe Barbieri (pagine 34) intende dar conto della figura e dell’opera di uno dei più insigni maestri della geografia italiana, dei suoi molteplici interessi scientifici e didattici, della formidabile alacrità e continuità di lavoro, delle originali intuizioni, delle stimolanti proposte disciplinari. Legato al magistero di Renato Biasutti e spontaneamente portato a indagare, nel loro carattere mutevole, i fenomeni geografici della realtà terrestre, Giuseppe Barbieri ha saputo porsi in perfetta aderenza al mondo culturale del nostro tempo, divenendo negli anni Settanta del Novecento uno dei precursori in Italia della moderna corrente ambientalista. Spirito concreto e pragmatico, ha assistito, senza rinnegare i valori della migliore tradizione, all’evoluzione della cultura geografica, aprendosi alle nuove tendenze della ricerca internazionale. Nei suoi scritti, tutti condotti con spirito critico e sempre anteponendo la ricerca sul terreno alla elaborazione “a tavolino”, con il fine di contribuire alla soluzione dei problemi dello sviluppo socio-economico e del territorio, prevale il momento interpretativo e propositivo su quello descrittivo: in essi è sempre presente l’uomo con la sua forza creativa, la sua capacità di adattarsi alle condizioni ambientali. A questa visuale “possibilista” della geografia umana, che privilegia l’interpretazione storica dei fatti geografici, ma non nega tuttavia l’attenzione ai fenomeni naturali, si collegano le sue opere maggiori, alcune delle quali resteranno tra i pilastri della cultura italiana, e i numerosi stimolanti contributi sulle problematiche dell’ambiente e del paesaggio.

Giuseppe Barbieri / F. Canigiani. - In: RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA. - ISSN 0035-6697. - STAMPA. - 112:(2005), pp. 279-312.

Giuseppe Barbieri

CANIGIANI, FRANCA
2005

Abstract

L’articolo su Giuseppe Barbieri (pagine 34) intende dar conto della figura e dell’opera di uno dei più insigni maestri della geografia italiana, dei suoi molteplici interessi scientifici e didattici, della formidabile alacrità e continuità di lavoro, delle originali intuizioni, delle stimolanti proposte disciplinari. Legato al magistero di Renato Biasutti e spontaneamente portato a indagare, nel loro carattere mutevole, i fenomeni geografici della realtà terrestre, Giuseppe Barbieri ha saputo porsi in perfetta aderenza al mondo culturale del nostro tempo, divenendo negli anni Settanta del Novecento uno dei precursori in Italia della moderna corrente ambientalista. Spirito concreto e pragmatico, ha assistito, senza rinnegare i valori della migliore tradizione, all’evoluzione della cultura geografica, aprendosi alle nuove tendenze della ricerca internazionale. Nei suoi scritti, tutti condotti con spirito critico e sempre anteponendo la ricerca sul terreno alla elaborazione “a tavolino”, con il fine di contribuire alla soluzione dei problemi dello sviluppo socio-economico e del territorio, prevale il momento interpretativo e propositivo su quello descrittivo: in essi è sempre presente l’uomo con la sua forza creativa, la sua capacità di adattarsi alle condizioni ambientali. A questa visuale “possibilista” della geografia umana, che privilegia l’interpretazione storica dei fatti geografici, ma non nega tuttavia l’attenzione ai fenomeni naturali, si collegano le sue opere maggiori, alcune delle quali resteranno tra i pilastri della cultura italiana, e i numerosi stimolanti contributi sulle problematiche dell’ambiente e del paesaggio.
2005
112
279
312
F. Canigiani
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