Questo breve manuale di Geografia storica del mondo antico colma una lacuna particolarmente evidente da quanto la geografia storica ha acquisito diffusione come materia insegnata in molte università italiane. La sintesi ricercata nell'esporre tematiche ampie e complesse e la prospettiva perseguita - lo sviluppo del pensiero geografico dall'età arcaica alla tarda antichità - costituiscono la cifra di questo lavoro che vuole non solo informare ma anche proporre le linee di una interpretazione personale dei temi trattati. In particolare viene dato ampio rilievo alla "geografia scientifica" che permise di mettere a punto, nell'Alessandria dei primi Tolemei, la prima "carta" del mondo: la fortuna e soprattutto la sfortuna dell'opera di Eratostene permettono infatti di leggere la storia del pensiero geografico in relazione alle esigenze dei governi che determinarono importanti avanzamenti ma anche significativi rallentamenti al progresso delle scienze. Un tema come quello dell'esistenza o meno di "carte" geografiche nel mondo greco-romano costituisce, inoltre, lo spunto per riflettere anche sui problemi suscitati di recente dal "Papiro di Artemidoro", nel tentativo di comprendere la possibile genesi di un prodotto che conserva un testo geografico, una probabile "carta" e molti disegni. L'ampio orizzonte esaminato e le interpretazioni personali ad es. sulla relativa importanza del materiale periplografico nella messa a punto della "carta" alessandrina sono elementi di originalità all'interno di un lavoro che sintetizza le tematiche di fondo della ricerca di oggi nel canpo della geografia storica del mondo antico.

Geografia storica del mondo antico / S. Bianchetti. - STAMPA. - (2008), pp. 1-139.

Geografia storica del mondo antico

BIANCHETTI, SERENA
2008

Abstract

Questo breve manuale di Geografia storica del mondo antico colma una lacuna particolarmente evidente da quanto la geografia storica ha acquisito diffusione come materia insegnata in molte università italiane. La sintesi ricercata nell'esporre tematiche ampie e complesse e la prospettiva perseguita - lo sviluppo del pensiero geografico dall'età arcaica alla tarda antichità - costituiscono la cifra di questo lavoro che vuole non solo informare ma anche proporre le linee di una interpretazione personale dei temi trattati. In particolare viene dato ampio rilievo alla "geografia scientifica" che permise di mettere a punto, nell'Alessandria dei primi Tolemei, la prima "carta" del mondo: la fortuna e soprattutto la sfortuna dell'opera di Eratostene permettono infatti di leggere la storia del pensiero geografico in relazione alle esigenze dei governi che determinarono importanti avanzamenti ma anche significativi rallentamenti al progresso delle scienze. Un tema come quello dell'esistenza o meno di "carte" geografiche nel mondo greco-romano costituisce, inoltre, lo spunto per riflettere anche sui problemi suscitati di recente dal "Papiro di Artemidoro", nel tentativo di comprendere la possibile genesi di un prodotto che conserva un testo geografico, una probabile "carta" e molti disegni. L'ampio orizzonte esaminato e le interpretazioni personali ad es. sulla relativa importanza del materiale periplografico nella messa a punto della "carta" alessandrina sono elementi di originalità all'interno di un lavoro che sintetizza le tematiche di fondo della ricerca di oggi nel canpo della geografia storica del mondo antico.
2008
Monduzzi
Bologna
9788832361346
S. Bianchetti
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