L’endotelina, scoperta nel 1988 (1), ha destato subito grande interesse nei ricercatori e nei clinici per le sue azioni vasocostrittrice, inotropa e di fattore di crescita (2-4). Non sono mancate quindi le ricerche cliniche e sperimentali volte ad indagare il possibile ruolo dell’endotelina nella patogenesi dell’ipertensione arteriosa e, dato il suo costante aumento nello scompenso cardiaco (5-8), il suo coinvolgimento nell’insufficienza cardiaca. Alla luce di questi dati e una volta caratterizzati e clonati i suoi recettori, si e’ prospettata da parte di alcuni clinici e soprattutto nell’ambito della ricerca farmacologica, la possibilita’ di impiegare in terapia gli inibitori dei recettori endotelinici. In questa breve rassegna analizzeremo le attuali conoscenze e possibili prospettive sull’ impiego degli inibitori dei recettori per l’endotelina nelle malattie cardiovascolari.

[The use of endothelin-1 receptor antagonists in cardiovascular diseases] / P. A. Modesti. - In: GIORNALE ITALIANO DI CARDIOLOGIA. - ISSN 0046-5968. - STAMPA. - 29:(1999), pp. 1572-1578.

[The use of endothelin-1 receptor antagonists in cardiovascular diseases]

MODESTI, PIETRO AMEDEO
1999

Abstract

L’endotelina, scoperta nel 1988 (1), ha destato subito grande interesse nei ricercatori e nei clinici per le sue azioni vasocostrittrice, inotropa e di fattore di crescita (2-4). Non sono mancate quindi le ricerche cliniche e sperimentali volte ad indagare il possibile ruolo dell’endotelina nella patogenesi dell’ipertensione arteriosa e, dato il suo costante aumento nello scompenso cardiaco (5-8), il suo coinvolgimento nell’insufficienza cardiaca. Alla luce di questi dati e una volta caratterizzati e clonati i suoi recettori, si e’ prospettata da parte di alcuni clinici e soprattutto nell’ambito della ricerca farmacologica, la possibilita’ di impiegare in terapia gli inibitori dei recettori endotelinici. In questa breve rassegna analizzeremo le attuali conoscenze e possibili prospettive sull’ impiego degli inibitori dei recettori per l’endotelina nelle malattie cardiovascolari.
1999
29
1572
1578
P. A. Modesti
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