La citazione nel titolo del presente contributo rappresenta un commento da parte di un giornalista del Los Angeles Times sulle presunte difficoltà di ricezione del bestseller dell’autrice britannica Sue Townsend The Secret Diary of Adrian Mole Aged 13 ¾ (1982) da parte dei lettori americani. Un certo numero di recensioni americane del libro e un questionario da me usato con dei lettori americani hanno dimostrato ampiamente una crisi (parziale) nella comunicazione transatlantica. Questo significa che i lettori americani di testi britannici dove un registro informale e un alto tasso di specificità culturale predominano richiedono un qualche tipo di ‘traduzione’ intralinguistica? Come ‘parlanti la stessa lingua’ (anche se pluricentrica) raramente ricevono un aiuto simile, considerando la convinzione molto diffusa di una lingua e di una cultura condivise. Perciò quando gli schemi conoscitivi prestabiliti tra produttore e ricevente britannici di un determinato testo non possono essere attivati, i lettori americani potrebbero essere svantaggiati rispetto ai lettori di traduzioni interlinguistiche.

'"...waterlogged somewhere in mid-Atlantic." Why American Readers Need Intralingual Translation but don't often Get it' / J. DENTON. - In: TTR. - ISSN 0835-8443. - STAMPA. - XX (2):(2007), pp. 243-270.

'"...waterlogged somewhere in mid-Atlantic." Why American Readers Need Intralingual Translation but don't often Get it'

DENTON, JOHN
2007

Abstract

La citazione nel titolo del presente contributo rappresenta un commento da parte di un giornalista del Los Angeles Times sulle presunte difficoltà di ricezione del bestseller dell’autrice britannica Sue Townsend The Secret Diary of Adrian Mole Aged 13 ¾ (1982) da parte dei lettori americani. Un certo numero di recensioni americane del libro e un questionario da me usato con dei lettori americani hanno dimostrato ampiamente una crisi (parziale) nella comunicazione transatlantica. Questo significa che i lettori americani di testi britannici dove un registro informale e un alto tasso di specificità culturale predominano richiedono un qualche tipo di ‘traduzione’ intralinguistica? Come ‘parlanti la stessa lingua’ (anche se pluricentrica) raramente ricevono un aiuto simile, considerando la convinzione molto diffusa di una lingua e di una cultura condivise. Perciò quando gli schemi conoscitivi prestabiliti tra produttore e ricevente britannici di un determinato testo non possono essere attivati, i lettori americani potrebbero essere svantaggiati rispetto ai lettori di traduzioni interlinguistiche.
2007
TTR
XX (2)
243
270
J. DENTON
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