A partire dalla seconda metà del secolo scorso, il costante miglioramento delle condizioni socio economiche, unitamente alla possibilità di scelta di attività maggiormente redditizie, ha determinato un notevole decremento delle pratiche agro-silvo-pastorali, soprattutto nelle aree marginali montane appenniniche, caratterizzate da forti vincoli ambientali e socio-economici. Al contrario, dove l’attività pastorale è ancora presente ma praticata con criteri molto estensivi oppure concentrata in modeste superfici, la completa assenza di una pianificazione spaziale e temporale dell’utilizzazione delle risorse determina una degradazione dei cotici erbosi ed il progressivo ingresso di vegetazione arbustiva. Appare pertanto necessario predisporre strumenti di indagine semplici e facilmente applicabili alle risorse erbacee naturali, per le quali occorre definire il loro valore d’uso, tenendo conto della direzione dei cambiamenti in atto nella vegetazione. Un nuovo approccio per descrivere le comunità vegetali e predire i cambiamenti in atto nella vegetazione naturale è quello che utilizza i tipi funzionali di piante (TFP) identificati in base ad alcune importanti caratteristiche biologiche e fenologiche delle specie dominanti che rappresentano la gran parte della fitomassa dell’energia dell’ecosistema. Il presente lavoro, svolto nell’Alto Mugello, su superfici pascolive caratterizzate da una diversa modalità di gestione, ha permesso l’individuazione di una serie di indicatori biologici in grado di descrivere la risposta delle comunità vegetali all’estensivizzazione dell’attività pastorale, e che possano divenire un efficace strumento per gli enti territoriali, capace di fornire precocemente indicazioni sull’evoluzione delle comunità vegetali e pertanto definire tempi e modalità di eventuali interventi. Tra i parametri che meglio hanno risposto a tali variazioni gestionali, si sono mostrati, oltre ai caratteri botanici e produttivi (come produzione di fitomassa e lettiera), anche alcuni caratteri fogliari che tuttavia hanno mostrato una estrema variabilità legata all’andamento climatico

Valutazione di indicatori dello stato evolutivo in formazioni pastorali appenniniche / A. Messeri; N. Staglianò; G. Pazzi; S. Targetti; G. Argenti. - STAMPA. - (2009), pp. 389-390. (Intervento presentato al convegno XXXVIII Convegno SIA tenutosi a Firenze nel 21-23 settembre 2009).

Valutazione di indicatori dello stato evolutivo in formazioni pastorali appenniniche.

MESSERI, ALESSANDRO;STAGLIANO', NICOLINA;PAZZI, GIOVANNA;TARGETTI, STEFANO;ARGENTI, GIOVANNI
2009

Abstract

A partire dalla seconda metà del secolo scorso, il costante miglioramento delle condizioni socio economiche, unitamente alla possibilità di scelta di attività maggiormente redditizie, ha determinato un notevole decremento delle pratiche agro-silvo-pastorali, soprattutto nelle aree marginali montane appenniniche, caratterizzate da forti vincoli ambientali e socio-economici. Al contrario, dove l’attività pastorale è ancora presente ma praticata con criteri molto estensivi oppure concentrata in modeste superfici, la completa assenza di una pianificazione spaziale e temporale dell’utilizzazione delle risorse determina una degradazione dei cotici erbosi ed il progressivo ingresso di vegetazione arbustiva. Appare pertanto necessario predisporre strumenti di indagine semplici e facilmente applicabili alle risorse erbacee naturali, per le quali occorre definire il loro valore d’uso, tenendo conto della direzione dei cambiamenti in atto nella vegetazione. Un nuovo approccio per descrivere le comunità vegetali e predire i cambiamenti in atto nella vegetazione naturale è quello che utilizza i tipi funzionali di piante (TFP) identificati in base ad alcune importanti caratteristiche biologiche e fenologiche delle specie dominanti che rappresentano la gran parte della fitomassa dell’energia dell’ecosistema. Il presente lavoro, svolto nell’Alto Mugello, su superfici pascolive caratterizzate da una diversa modalità di gestione, ha permesso l’individuazione di una serie di indicatori biologici in grado di descrivere la risposta delle comunità vegetali all’estensivizzazione dell’attività pastorale, e che possano divenire un efficace strumento per gli enti territoriali, capace di fornire precocemente indicazioni sull’evoluzione delle comunità vegetali e pertanto definire tempi e modalità di eventuali interventi. Tra i parametri che meglio hanno risposto a tali variazioni gestionali, si sono mostrati, oltre ai caratteri botanici e produttivi (come produzione di fitomassa e lettiera), anche alcuni caratteri fogliari che tuttavia hanno mostrato una estrema variabilità legata all’andamento climatico
2009
XXXVIII Convegno SIA
XXXVIII Convegno SIA
Firenze
21-23 settembre 2009
A. Messeri; N. Staglianò; G. Pazzi; S. Targetti; G. Argenti
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