Comunemente le persone ritengono che l’arte sia una materia solo ed esclusivamente visiva. Per le persone non vedenti o con seri problemi alla vista, godere delle creazioni artistiche e degli heritage culturali non è sempre semplice dal momento che questi sono “mondi visivi” quasi sempre creati da e per le persone vedenti. Negli ultimi anni, alcuni progressi sono stati fatti per rendere più universale la partecipazione all’arte ed alla vita culturale in genere. Sono state infatti create apposite sezioni dedicate a persone ipovedenti e non vedenti che raccolgono collezioni di oggetti tattili. La maggior parte di questi oggetti sono copie in scala di oggetti 3D come sculture, manufatti archeologici, bassorilievi, monumenti, ecc. Questi oggetti sono spesso riproduzioni artistiche eseguite da artigiani o artisti utilizzando materiali classici quali ad esempio gesso, creta, legno ecc. Solo in alcuni casi sono state utilizzate tecniche avanzate come quelle del Reverse Engineering (RE) e Prototipazione Rapida (RP). Se la diffusione di musei tattili per non vedenti di oggetti tridimensionali sta aumentando, non si può dire altrettanto per quel che riguarda le opere pittoriche. A differenza dei musei tattili per arti visive tridimensionali, nel caso dei musei di arte pittorica non è stata inserita alcuna tecnologia avanzata al fine di rendere automatico o semiautomatico il processo di ricostruzione del bassorilievo tattile. Nel presente intervento saranno descritti gli obiettivi e le modalità operative del progetto T-VedO che mira a realizzare un sistema integrato in grado di trasformare le opere d’arte bidimensionali in modelli tridimensionali fruibili anche alle persone affette da disturbi alla vista. In particolare sarà realizzato uno strumento integrato, dotato di sistema di visione (comprensivo di sistema hardware -compresi i dispositivi di acquisizione delle immagini, illuminatori adeguati, ecc., con un’interfaccia software appositamente studiata che operi in un ambiente di sviluppo), software prototipale per la “traduzione” automatica o semiautomatica delle informazioni acquisite da opere d’arte e fotografie in modelli virtuali tridimensionali e il sistema di prototipazione rapida per la conversione del modello virtuale in un modello fisico in forma di bassorilievo tattile per la fruizione delle suddette opere da parte dei non vedenti.
Attività di Ricerca del Dipartimento di Meccanica e Tecnologie Industriali (DMTI) nel settore dei beni culturali / R.Furferi; L.Governi; Y.Volpe. - ELETTRONICO. - Salone dell'Arte e del Restauro di Firenze:(2009), pp. 23-24. (Intervento presentato al convegno ISTUR CHT - Culture Heritage &Tourism, I Salone dell'Arte e del Restauro di Firenze tenutosi a Firenze nel 29-31 ottobre 2009).
Attività di Ricerca del Dipartimento di Meccanica e Tecnologie Industriali (DMTI) nel settore dei beni culturali
FURFERI, ROCCO;GOVERNI, LAPO;VOLPE, YARY
2009
Abstract
Comunemente le persone ritengono che l’arte sia una materia solo ed esclusivamente visiva. Per le persone non vedenti o con seri problemi alla vista, godere delle creazioni artistiche e degli heritage culturali non è sempre semplice dal momento che questi sono “mondi visivi” quasi sempre creati da e per le persone vedenti. Negli ultimi anni, alcuni progressi sono stati fatti per rendere più universale la partecipazione all’arte ed alla vita culturale in genere. Sono state infatti create apposite sezioni dedicate a persone ipovedenti e non vedenti che raccolgono collezioni di oggetti tattili. La maggior parte di questi oggetti sono copie in scala di oggetti 3D come sculture, manufatti archeologici, bassorilievi, monumenti, ecc. Questi oggetti sono spesso riproduzioni artistiche eseguite da artigiani o artisti utilizzando materiali classici quali ad esempio gesso, creta, legno ecc. Solo in alcuni casi sono state utilizzate tecniche avanzate come quelle del Reverse Engineering (RE) e Prototipazione Rapida (RP). Se la diffusione di musei tattili per non vedenti di oggetti tridimensionali sta aumentando, non si può dire altrettanto per quel che riguarda le opere pittoriche. A differenza dei musei tattili per arti visive tridimensionali, nel caso dei musei di arte pittorica non è stata inserita alcuna tecnologia avanzata al fine di rendere automatico o semiautomatico il processo di ricostruzione del bassorilievo tattile. Nel presente intervento saranno descritti gli obiettivi e le modalità operative del progetto T-VedO che mira a realizzare un sistema integrato in grado di trasformare le opere d’arte bidimensionali in modelli tridimensionali fruibili anche alle persone affette da disturbi alla vista. In particolare sarà realizzato uno strumento integrato, dotato di sistema di visione (comprensivo di sistema hardware -compresi i dispositivi di acquisizione delle immagini, illuminatori adeguati, ecc., con un’interfaccia software appositamente studiata che operi in un ambiente di sviluppo), software prototipale per la “traduzione” automatica o semiautomatica delle informazioni acquisite da opere d’arte e fotografie in modelli virtuali tridimensionali e il sistema di prototipazione rapida per la conversione del modello virtuale in un modello fisico in forma di bassorilievo tattile per la fruizione delle suddette opere da parte dei non vedenti.File | Dimensione | Formato | |
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