Abstract Tutela dell’innovazione e specializzazione settoriale nell’«età liberale» (1855-1878) Il tema dell’introduzione di un nuovo sistema di protezione brevettuale sulla capacità innovativa di un paese è all’origine di molta letteratura che ne osserva gli effetti sui paesi sulla frontiera tecnologica e su quelli che inseguono. In linea generale i paesi sulla frontiera presentano una legislazione più forte che è spiegata su basi microeconomiche: la necessità di fare grossi investimenti in innovazione per restare sulla frontiera e per godere delle rendite rappresentate dalla cessione dei diritti ai paesi inseguitori. Questi ultimi, d’altro canto, possono profittare maggiormente di una legislazione più debole, perché investimenti modesti possono apportare grandi benefici a un paese inseguitore, e, d’altro lato, una legislazione più debole favorisce l’importazione di tecnologie dall’esterno e la produzione di innovazioni minori locali. Nel paragrafo 2, a partire dalla letteratura teorica sull’argomento, si presenta la situazione dei sistemi di protezione della proprietà intellettuale in sei paesi in due anni benchmark, 1850 e 1875, contigui a quelli qui considerati. Nel terzo paragrafo si riassumono i principali termini della legge Scialoja – introdotta nel Regno di Sardegna nel 1855 ed estesa immediatamente dopo l’Unità all’Italia – più debole della precedente in termini di difesa del titolare del diritto di privativa industriale, e se ne valuta l’effetto sulla evoluzione della capacità innovativa industriale del Regno di Sardegna prima e dopo l’adozione del provvedimento. A tale scopo, nel paragrafo 4, si utilizzano i prodotti industriali presentati dal Regno di Sardegna alle esposizioni internazionali di Parigi del 1855 e del 1878, per osservarne il numero e il grado di diversificazione settoriale dei prodotti esposti e la permanenza o il cambiamento della specializzazione settoriale. Il paragrafo considera anche l’attività di altri due stati regionali presenti prima della unificazione: il Granducato di Toscana e il Lombardo Veneto, ripresi su base regionale per il 1878, che sono osservati per le diverse caratteristiche delle leggi sulla protezione dell’innovazione in essi vigenti prima dell’unificazione, più debole nel Granducato, più forte nel Regno Lombardo Veneto. Abstract A large part of the literature about innovation pays attention to effect of patent protection system on the capacity of innovation of countries on the technological frontier and of the backward ones. Generally countries on the frontier show a more complex patent protection system, the backward ones usually show a simpler patent protection system. Countries on the edge of technological frontiers need more investment to advance in innovation, while backward countries need less investments to innovate and a mild protection, to import foreign patents and to imitate them domestically. In paragraph two the essay describes six patent protection systems in six countries in two benchmark years, 1850 and 1875. In the third paragraph, the essay resumes the main features of the Scialoja’s Law, introduced in the Sardinia Kingdom in 1855, which was extended to Unified Italy in 1860, and shows how this new patent protection system changed the capacity of innovate of the kingdom and of two other Italian regional states: Grand Duchy of Tuscany and the Lombardo-Veneto Kingdom, which was part of the Austrian Empire. The Scialoja law weakened the preceding Sardinia patent protection system, as well the Lombardo Veneto one, while Tuscany had a milder patent protection system before Unification. Paragraph four tests if patent system changed the capacity of innovation of the three regions, using the list of the industrial products presented by the three Italian regional States at the International Exposition held in Paris in 1855, before Unification, and by regional exposers at Exposition held in Paris in 1878.

Tutela dell'innovazione e specializzazione settoriale nell'età liberale (1855-1878) / R. Giannetti. - In: RIVISTA DI STORIA ECONOMICA. - ISSN 0393-3415. - STAMPA. - 2:(2010), pp. 209-233.

Tutela dell'innovazione e specializzazione settoriale nell'età liberale (1855-1878)

GIANNETTI, RENATO
2010

Abstract

Abstract Tutela dell’innovazione e specializzazione settoriale nell’«età liberale» (1855-1878) Il tema dell’introduzione di un nuovo sistema di protezione brevettuale sulla capacità innovativa di un paese è all’origine di molta letteratura che ne osserva gli effetti sui paesi sulla frontiera tecnologica e su quelli che inseguono. In linea generale i paesi sulla frontiera presentano una legislazione più forte che è spiegata su basi microeconomiche: la necessità di fare grossi investimenti in innovazione per restare sulla frontiera e per godere delle rendite rappresentate dalla cessione dei diritti ai paesi inseguitori. Questi ultimi, d’altro canto, possono profittare maggiormente di una legislazione più debole, perché investimenti modesti possono apportare grandi benefici a un paese inseguitore, e, d’altro lato, una legislazione più debole favorisce l’importazione di tecnologie dall’esterno e la produzione di innovazioni minori locali. Nel paragrafo 2, a partire dalla letteratura teorica sull’argomento, si presenta la situazione dei sistemi di protezione della proprietà intellettuale in sei paesi in due anni benchmark, 1850 e 1875, contigui a quelli qui considerati. Nel terzo paragrafo si riassumono i principali termini della legge Scialoja – introdotta nel Regno di Sardegna nel 1855 ed estesa immediatamente dopo l’Unità all’Italia – più debole della precedente in termini di difesa del titolare del diritto di privativa industriale, e se ne valuta l’effetto sulla evoluzione della capacità innovativa industriale del Regno di Sardegna prima e dopo l’adozione del provvedimento. A tale scopo, nel paragrafo 4, si utilizzano i prodotti industriali presentati dal Regno di Sardegna alle esposizioni internazionali di Parigi del 1855 e del 1878, per osservarne il numero e il grado di diversificazione settoriale dei prodotti esposti e la permanenza o il cambiamento della specializzazione settoriale. Il paragrafo considera anche l’attività di altri due stati regionali presenti prima della unificazione: il Granducato di Toscana e il Lombardo Veneto, ripresi su base regionale per il 1878, che sono osservati per le diverse caratteristiche delle leggi sulla protezione dell’innovazione in essi vigenti prima dell’unificazione, più debole nel Granducato, più forte nel Regno Lombardo Veneto. Abstract A large part of the literature about innovation pays attention to effect of patent protection system on the capacity of innovation of countries on the technological frontier and of the backward ones. Generally countries on the frontier show a more complex patent protection system, the backward ones usually show a simpler patent protection system. Countries on the edge of technological frontiers need more investment to advance in innovation, while backward countries need less investments to innovate and a mild protection, to import foreign patents and to imitate them domestically. In paragraph two the essay describes six patent protection systems in six countries in two benchmark years, 1850 and 1875. In the third paragraph, the essay resumes the main features of the Scialoja’s Law, introduced in the Sardinia Kingdom in 1855, which was extended to Unified Italy in 1860, and shows how this new patent protection system changed the capacity of innovate of the kingdom and of two other Italian regional states: Grand Duchy of Tuscany and the Lombardo-Veneto Kingdom, which was part of the Austrian Empire. The Scialoja law weakened the preceding Sardinia patent protection system, as well the Lombardo Veneto one, while Tuscany had a milder patent protection system before Unification. Paragraph four tests if patent system changed the capacity of innovation of the three regions, using the list of the industrial products presented by the three Italian regional States at the International Exposition held in Paris in 1855, before Unification, and by regional exposers at Exposition held in Paris in 1878.
2010
2
209
233
R. Giannetti
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