Spazi e forme del culto in palazzi d'area fiorentina, 1370-1470. Dalla casata in chiesa alla chiesa in casa

L’indagine sullo spazio dedicato al culto religioso domestico entro palazzi di area fiorentina fra 1370 e 1470, si misura sia con il diradamento Senza ignorare la verosimile scomparsa di cappelle nei palazzi privati causata dall’ adeguamento alle forme definite dopo il Concilio di Trento, la cappella dei Magi a palazzo Medici costituisce il più antico sacello superstite costruito in questi limiti cronologici e in forme vicine a quelle originarie; la cappella è in assonanza con il sacello familiare in San Lorenzo. La ricerca sui motivi della mancanza di una cappella domestica entro palazzo Datini a Prato e l’indagine sulla concessione papale dell’uso degli altari portatili nel tardo Trecento - indirizzata ai servizi nei viaggi o nelle campagne - sottolinea le componenti civiche e politiche nell’allestimento della cappella di palazzo Medici.