Il contributo è incentrato sull’esame del manoscritto San Marco 554 della Biblioteca Medicea Laurenziana, latore delle Epistulae e dei Carmina di Sidonio Apollinare e di alcuni testi di carattere scientifico; già noto agli editori in quanto testimone fondamentale del testo sidoniano, il manoscritto presenta, relativamente al testo dell’epistolario di Sidonio, notabilia attribuibili, su base paleografica, alla mano di Giovanni Pico della Mirandola; da una rapida analisi degli interventi marginali dell’umanista emerge soprattutto un particolare interesse per i vocaboli desueti ed i neologismi sidoniani. Il codice marciano venne poi utilizzato da Pietro Crinito che vi appose alcune note (per lo più volte a ristabilire il corretto ordinamento delle epistole) e che ne trasse una copia nell’attuale Laur. Pluteo 90 sup. 8; quest’ultimo si rivela prezioso per la lettura di alcune note marginali cadute, a causa della rifilatura, nel codice più antico.

Un manoscritto di Sidonio Apollinare postillato da Giovanni Pico della Mirandola e da Pietro Crinito / M. Marchiaro. - In: MEDIOEVO E RINASCIMENTO. - ISSN 0394-7858. - STAMPA. - 20:(2009), pp. 279-289.

Un manoscritto di Sidonio Apollinare postillato da Giovanni Pico della Mirandola e da Pietro Crinito

MARCHIARO, MICHAELANGIOLA
2009

Abstract

Il contributo è incentrato sull’esame del manoscritto San Marco 554 della Biblioteca Medicea Laurenziana, latore delle Epistulae e dei Carmina di Sidonio Apollinare e di alcuni testi di carattere scientifico; già noto agli editori in quanto testimone fondamentale del testo sidoniano, il manoscritto presenta, relativamente al testo dell’epistolario di Sidonio, notabilia attribuibili, su base paleografica, alla mano di Giovanni Pico della Mirandola; da una rapida analisi degli interventi marginali dell’umanista emerge soprattutto un particolare interesse per i vocaboli desueti ed i neologismi sidoniani. Il codice marciano venne poi utilizzato da Pietro Crinito che vi appose alcune note (per lo più volte a ristabilire il corretto ordinamento delle epistole) e che ne trasse una copia nell’attuale Laur. Pluteo 90 sup. 8; quest’ultimo si rivela prezioso per la lettura di alcune note marginali cadute, a causa della rifilatura, nel codice più antico.
2009
20
279
289
M. Marchiaro
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