Feticismo e religione nell'economia politica

Dopo aver accennato ad alcuni tratti essenziali della concezione dell’economia politica in Marx, il saggio svolge una critica alla concezione economica neoclassica, al criterio di scientificità della disciplina come definito da Pareto, all’individualismo metodologico e alla concezione della “mano invisibile”. Si mostra quindi come alcuni tratti essenziali dell’economia politica dominante corrispondano ad una definita concezione dell’uomo e ad un’ipotesi sull'economia come "fisica della società" parzialmente condivisa anche dall’economia marxista, e quindi da quest’ultima non criticata. Si argomenta infine come questa concezione dell’economia e dell’individuo nasconda un nucleo di pensiero autoritario e sostanzialmente antidemocratico; esso è particolarmente evidente in quelle scuole che, a partire dalla centralità dell'economia, hanno tentato di ampliare gli ambiti di applicazione dell'individualismo metodologico alla sfera politica e al diritto, passando così dalla difesa dell’economia di mercato alla proposta di una società interamente regolata sui criteri del libero mercato.