La chiesa di Santa Maria del Soccorso a L’Aquila è stata costruita a partire dalla seconda metà del quindicesimo secolo. Ha pianta a croce, con navata unica, transetto, su cui si attestano due cappelle, e coro. La facciata, rivestita con conci di marmo bianco e rosa, è delimitata da lesene con capitelli su due ordini e con timpano sommitale; la sua composizione si discosta dall’impostazione tipologica delle altre chiese aquilane. Gli elementi costruttivi della chiesa, non sempre realizzati e/o assemblati a regola d’arte, non hanno subito danni particolarmente consistenti a seguito del sisma del 6 aprile 2009, che ha prodotto solo danni locali in prossimità della facciata. Tutto ciò dimostra che l’intero sistema strutturale ha fornito una risposta meccanica globalmente soddisfacente. Il presente lavoro ha lo scopo di fornire un rapporto il più possibile esauriente sui danni rilevati dalla sola analisi visiva dello stato dei luoghi. A queste considerazioni preliminari seguono le ipotesi di intervento per il ripristino e il miglioramento delle strutture danneggiate, con particolare riguardo alla facciata principale.
La chiesa di Santa Maria del Soccorso a L’Aquila / V. Alecci; S. Briccoli Bati; M. Fagone; G. Ranocchiai; T. Rotunno. - STAMPA. - (2012), pp. 63-72. (Intervento presentato al convegno Lezioni dai terremoti: fonti di vulnerabilità, nuove strategie progettuali, sviluppi normativi tenutosi a Chianciano Terme nel 8 ottobre).
La chiesa di Santa Maria del Soccorso a L’Aquila
ALECCI, VALERIO;BRICCOLI BATI, SILVIA;FAGONE, MARIO;RANOCCHIAI, GIOVANNA;ROTUNNO, TOMMASO
2012
Abstract
La chiesa di Santa Maria del Soccorso a L’Aquila è stata costruita a partire dalla seconda metà del quindicesimo secolo. Ha pianta a croce, con navata unica, transetto, su cui si attestano due cappelle, e coro. La facciata, rivestita con conci di marmo bianco e rosa, è delimitata da lesene con capitelli su due ordini e con timpano sommitale; la sua composizione si discosta dall’impostazione tipologica delle altre chiese aquilane. Gli elementi costruttivi della chiesa, non sempre realizzati e/o assemblati a regola d’arte, non hanno subito danni particolarmente consistenti a seguito del sisma del 6 aprile 2009, che ha prodotto solo danni locali in prossimità della facciata. Tutto ciò dimostra che l’intero sistema strutturale ha fornito una risposta meccanica globalmente soddisfacente. Il presente lavoro ha lo scopo di fornire un rapporto il più possibile esauriente sui danni rilevati dalla sola analisi visiva dello stato dei luoghi. A queste considerazioni preliminari seguono le ipotesi di intervento per il ripristino e il miglioramento delle strutture danneggiate, con particolare riguardo alla facciata principale.File | Dimensione | Formato | |
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