Primi risultati in prove di avviamento in un ceduo misto del Gargano

Il presente studio analizza i primi risultati ottenuti in prove di avviamento a fustaia condotte in un ceduo invecchiato misto di circa 40 anni. I soprassuoli oggetto di studio, di proprietà del Comune di Manfredonia, sono localizzati nel Comune di Monte S. Angelo, località “Cavolecchia”, nel territorio del Parco Nazionale del Gargano, e rappresentano una tipica espressione dell’associazione fitosociologica Doronico-Carpinetum. Le formazioni studiate caratterizzano molti boschi garganici in cui sono presenti cerro, roverella, acero opalo, carpino bianco e nero. Lo studio eseguito pone a confronto le seguenti opzioni selvicolturali: - avviamento a fustaia con rilascio di circa 1200 allievi ad ettaro (tesi A); - avviamento a fustaia con rilascio di circa 1600 allievi ad ettaro (tesi B); - evoluzione naturale (tesi C). Il disegno sperimentale adottato è stato quello dei blocchi randomizzati con due ripetizioni. E’ stata eseguita un’analisi dendrometrica della struttura del soprassuolo prima degli interventi, ed è stato valutato l’effetto degli stessi immediatamente dopo e a distanza di 5 anni. Allo stato attuale i soprassuoli sono caratterizzati da una struttura tendenzialmente monoplana, in cui è prevalente il cerro non tanto in termini di numero di piante, quanto in termini di area basimetrica. Sulla base del monitoraggio effettuato negli ultimi 5 anni è possibile affermare che le aree diradate hanno fatto registrare una scarsa mortalità sia in termini assoluti, sia percentuali, sul numero di allievi rilasciati in piedi, con una relazione diretta rispetto al numero di allievi rilasciati in piedi; nelle aree ad evoluzione naturale, invece, la concorrenza esercitata dalle piante del piano dominante su quelle sottoposte ha fatto registrare elevati valori di mortalità.