Le grandi risorse di minerali ferriferi dell’ Elba, terra "generosa di inesausti metalli" (Virgilio, Eneide, X, 174), hanno reso famosa quest’isola del Mediterraneo in tutto il mondo. Decine di migliaia di tonnellate di ferro sono state estratte dal sottosuolo elbano in oltre duemila anni di storia, dall’ epoca etrusca fino ad una quindicina di anni fa, quando non tanto l’esaurimento dei minerali ferriferi, quanto ragioni di mercato hanno portato alla chiusura dell’ultima miniera ancora attiva, quella del Ginevro. Pur in questo contesto di attività minerarie dismesse, i giacimenti a Fe dell' Elba mantengono immutato il loro interesse sia da un punto di vista scientifico (minerogenesi, giacimentologia, mineralogia sistematica, ecc.) che da quello culturale-didattico, in quanto patrimonio geo-mineralogico e storico-culturale da valorizzare e proteggere. Per queste ragioni nel 1990 e’ stato proposto l’ inserimento dell’ Isola d’ Elba nella World Heritage List dell’ UNESCO, ed in tempi più recenti e’ stato istituita la Società del “Parco Minerario e mineralogico dell’ Isola d’Elba”, con il lodevole intento di conservare, valorizzare e rendere fruibili al pubblico le emergenze naturalistiche dei minerali ferriferi dell’ Elba orientale. In questa breve nota fornirò una breve descrizione di alcune di tali emergenze, rimandando ad altri testi per un maggiore approfondimento sugli aspetti minerogenetici. Prima però di passare in breve rassegna i giacimenti a Fe elbani, occorre dire qualcosa sul quadro geologico in cui essi si sono formati, non senza premettere che molte questioni sulla geologia e giacimentologia dell’ Elba rimangono tuttora aperte ed ampiamente dibattute. Qui si intende solo fornire una chiave di lettura che, a parere di chi scrive, e’ attualmente la più soddisfacente.
I giacimenti ferriferi dell' Isola d'Elba / M. Benvenuti. - STAMPA. - (1997), pp. 29-48. (Intervento presentato al convegno I Convegno "I fiori della terra" tenutosi a Rio Elba (Isola d'Elba. LI) nel 30 maggio - 2 giugno 1996).
I giacimenti ferriferi dell' Isola d'Elba
BENVENUTI, MARCO
1997
Abstract
Le grandi risorse di minerali ferriferi dell’ Elba, terra "generosa di inesausti metalli" (Virgilio, Eneide, X, 174), hanno reso famosa quest’isola del Mediterraneo in tutto il mondo. Decine di migliaia di tonnellate di ferro sono state estratte dal sottosuolo elbano in oltre duemila anni di storia, dall’ epoca etrusca fino ad una quindicina di anni fa, quando non tanto l’esaurimento dei minerali ferriferi, quanto ragioni di mercato hanno portato alla chiusura dell’ultima miniera ancora attiva, quella del Ginevro. Pur in questo contesto di attività minerarie dismesse, i giacimenti a Fe dell' Elba mantengono immutato il loro interesse sia da un punto di vista scientifico (minerogenesi, giacimentologia, mineralogia sistematica, ecc.) che da quello culturale-didattico, in quanto patrimonio geo-mineralogico e storico-culturale da valorizzare e proteggere. Per queste ragioni nel 1990 e’ stato proposto l’ inserimento dell’ Isola d’ Elba nella World Heritage List dell’ UNESCO, ed in tempi più recenti e’ stato istituita la Società del “Parco Minerario e mineralogico dell’ Isola d’Elba”, con il lodevole intento di conservare, valorizzare e rendere fruibili al pubblico le emergenze naturalistiche dei minerali ferriferi dell’ Elba orientale. In questa breve nota fornirò una breve descrizione di alcune di tali emergenze, rimandando ad altri testi per un maggiore approfondimento sugli aspetti minerogenetici. Prima però di passare in breve rassegna i giacimenti a Fe elbani, occorre dire qualcosa sul quadro geologico in cui essi si sono formati, non senza premettere che molte questioni sulla geologia e giacimentologia dell’ Elba rimangono tuttora aperte ed ampiamente dibattute. Qui si intende solo fornire una chiave di lettura che, a parere di chi scrive, e’ attualmente la più soddisfacente.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.