Nella metà degli anni ’80, dopo la crisi energetica che mette in luce l’esauribilità delle risorse ambientali, la disciplina urbanistica ripensa i propri paradigmi. Nel panorama italiano emerge un gruppo di ricerca che si autodefinisce ‘scuola territorialista’, per la riscoperta e l’uso nella pratica urbanistica degli elementi sostantivi e ‘carnali’ del territorio e delle memorie di lunga durata dei luoghi che in esso sono iscritte. Questi elementi, che stanno alla base di progetti alternativi di sviluppo, ‘locale’ e ‘autosotenibile’, a partire dalla rinascita di territori marginali, marginalizzati o deturpati dallo sviluppo, rappresentano il fulcro sul quale imperniare un dialogo con le società insediate e definire nuovi patti sociali. Il testo che segue ripercorre schematicamente i principali contributi del gruppo, che dalla sua costituzione ruota attorno alla figura di Alberto Magnaghi, organizzandoli in tre fasi principali: 1. Dalla metropoli post-fordista alla coscienza di luogo: un progetto sociale; 2. Lo sviluppo locale e la trasformazione ecologica degli insediamenti: metodi e tecniche di rappresentazione; 3. Prove di piano: la ricerca-intervento che innova l’istituzione.
Un approccio che viene da lontano: teorie e azioni della scuola territorialista italiana fra XX e XXI secolo / D. Poli. - In: CONTESTI. - ISSN 2035-5300. - STAMPA. - 2/2010:(2011), pp. 15-29.
Un approccio che viene da lontano: teorie e azioni della scuola territorialista italiana fra XX e XXI secolo
POLI, DANIELA
2011
Abstract
Nella metà degli anni ’80, dopo la crisi energetica che mette in luce l’esauribilità delle risorse ambientali, la disciplina urbanistica ripensa i propri paradigmi. Nel panorama italiano emerge un gruppo di ricerca che si autodefinisce ‘scuola territorialista’, per la riscoperta e l’uso nella pratica urbanistica degli elementi sostantivi e ‘carnali’ del territorio e delle memorie di lunga durata dei luoghi che in esso sono iscritte. Questi elementi, che stanno alla base di progetti alternativi di sviluppo, ‘locale’ e ‘autosotenibile’, a partire dalla rinascita di territori marginali, marginalizzati o deturpati dallo sviluppo, rappresentano il fulcro sul quale imperniare un dialogo con le società insediate e definire nuovi patti sociali. Il testo che segue ripercorre schematicamente i principali contributi del gruppo, che dalla sua costituzione ruota attorno alla figura di Alberto Magnaghi, organizzandoli in tre fasi principali: 1. Dalla metropoli post-fordista alla coscienza di luogo: un progetto sociale; 2. Lo sviluppo locale e la trasformazione ecologica degli insediamenti: metodi e tecniche di rappresentazione; 3. Prove di piano: la ricerca-intervento che innova l’istituzione.File | Dimensione | Formato | |
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