La ricerca di conoscenze fondate relative all’efficacia degli interventi didattici è al centro di quel vasto orientamento di ricerca che va sotto il nome di Evidence Based Education (E. B. E.) il quale ha richiamato con enfasi l’attenzione della comunità educativa alla necessità di seguire procedure rigorose per poter valutare che cosa funziona in quali circostanze. Accogliendo l’istanza metodologica propria dell’E. B. E. a favore di una conoscenza fondata su evidenze, l’autore rileva la necessità di un rapporto più stretto con una più chiara delimitazione del territorio del decision making didattico e con ipotesi e concetti di ordine più generale, di cui si viene occupando l’Instructional Design (I. D.). L’autore inoltre adduce esempi per mostrare, come la dimensione più rilevante che la ricerca possa fornire alla prassi didattica vada ricercata nella capacità di avanzare “conoscenze sfidanti” sia intorno a basilari presupposizioni scientifiche che a credenze e mitologie diffuse che normalmente affiancano le pratiche educative, e di accompagnarle con un rigoroso processo di validazione basato su evidenze a cui la comunità della ricerca potrebbe prendere parte più attiva. Pursuing a sound knowledge of effective instructional strategies is the main objective of Evidence Based Education (E. B. E.). This vast research field has drawn the Education community's attention to the need of following strict procedures in order to be able to evaluate what works in what circumstances. Following the E. B. E. approach, which encourages knowledge based on evidence, the author stresses the need of integrating results with a general vision of the instructional field and with Instructional Design’s general principles and models. The author also gives some examples to show how research can provide the most meaningful improvement by advancing hypotheses, that can “challenge” basic scientific assumptions as well as common beliefs and myths, which normally support teaching practices, and submitting them to a strict evidence based evaluation, where the scientific community can participate more actively.

-A.Calvani, «Decision Making» nell’istruzione.«Evidence Based Education» e conoscenze sfidanti / A.Calvani. - In: JOURNAL OF EDUCATIONAL, CULTURAL AND PSYCHOLOGICAL STUDIES. - ISSN 2037-7932. - STAMPA. - 2:(2011), pp. 77-99.

-A.Calvani, «Decision Making» nell’istruzione.«Evidence Based Education» e conoscenze sfidanti

CALVANI, ANTONIO
2011

Abstract

La ricerca di conoscenze fondate relative all’efficacia degli interventi didattici è al centro di quel vasto orientamento di ricerca che va sotto il nome di Evidence Based Education (E. B. E.) il quale ha richiamato con enfasi l’attenzione della comunità educativa alla necessità di seguire procedure rigorose per poter valutare che cosa funziona in quali circostanze. Accogliendo l’istanza metodologica propria dell’E. B. E. a favore di una conoscenza fondata su evidenze, l’autore rileva la necessità di un rapporto più stretto con una più chiara delimitazione del territorio del decision making didattico e con ipotesi e concetti di ordine più generale, di cui si viene occupando l’Instructional Design (I. D.). L’autore inoltre adduce esempi per mostrare, come la dimensione più rilevante che la ricerca possa fornire alla prassi didattica vada ricercata nella capacità di avanzare “conoscenze sfidanti” sia intorno a basilari presupposizioni scientifiche che a credenze e mitologie diffuse che normalmente affiancano le pratiche educative, e di accompagnarle con un rigoroso processo di validazione basato su evidenze a cui la comunità della ricerca potrebbe prendere parte più attiva. Pursuing a sound knowledge of effective instructional strategies is the main objective of Evidence Based Education (E. B. E.). This vast research field has drawn the Education community's attention to the need of following strict procedures in order to be able to evaluate what works in what circumstances. Following the E. B. E. approach, which encourages knowledge based on evidence, the author stresses the need of integrating results with a general vision of the instructional field and with Instructional Design’s general principles and models. The author also gives some examples to show how research can provide the most meaningful improvement by advancing hypotheses, that can “challenge” basic scientific assumptions as well as common beliefs and myths, which normally support teaching practices, and submitting them to a strict evidence based evaluation, where the scientific community can participate more actively.
2011
2
77
99
A.Calvani
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