Il volume presenta una riflessione a più voci su un tema centrale della ricerca di genere, quello della narrazione, dell'autobiografia, della memoria individuale e collettiva delle donne. C'è un filo rosso che unisce i contributi qui raccolti: la sottolineatura che il racconto di sé è uno strumento essenziale nel processo di costruzione identitaria, funzionale alla riappropriazione di una propria soggettività e, dunque, necessario alla strutturazione di un progetto di vita autentico, il più possibile libero dai condizionamenti di genere. Nello snodarsi dei vari saggi lettrici e lettori vengono accompagnati in un percorso conoscitivo che inizia con la collocazione storica di quel periodo – il neo-femminismo degli anni Settanta – che ha portato alla luce il valore dell'autobiografia e della scrittura di sé per l'emancipazione femminile. Vengono quindi toccati alcuni temi strettamente correlati: la scrittura di sé come cura; l'importanza dei legami transgenerazionali nei processi di definizione delle identità femminili; i limiti imposti da un linguaggio androcentrico che non riesce a dare espressione al soggetto-donna; la funzione rigeneratrice del racconto nei processi migratori così come in altre situazioni di svantaggio sociale. Tutte queste voci, tutti questi studi, rappresentano un'occasione di approfondimento della storia della formazione delle donne perché offrono un'inedita lettura pedagogica delle questioni di genere, orientata ad un'idea di cambiamento e di trasformazione dei ruoli di genere, sia femminili che maschili.
Storie di donne. Autobiografie al femminile e narrazione identitaria / Ulivieri, Simonetta; Biemmi, Irene. - STAMPA. - (2011).
Storie di donne. Autobiografie al femminile e narrazione identitaria
Ulivieri Simonetta
;Biemmi Irene
2011
Abstract
Il volume presenta una riflessione a più voci su un tema centrale della ricerca di genere, quello della narrazione, dell'autobiografia, della memoria individuale e collettiva delle donne. C'è un filo rosso che unisce i contributi qui raccolti: la sottolineatura che il racconto di sé è uno strumento essenziale nel processo di costruzione identitaria, funzionale alla riappropriazione di una propria soggettività e, dunque, necessario alla strutturazione di un progetto di vita autentico, il più possibile libero dai condizionamenti di genere. Nello snodarsi dei vari saggi lettrici e lettori vengono accompagnati in un percorso conoscitivo che inizia con la collocazione storica di quel periodo – il neo-femminismo degli anni Settanta – che ha portato alla luce il valore dell'autobiografia e della scrittura di sé per l'emancipazione femminile. Vengono quindi toccati alcuni temi strettamente correlati: la scrittura di sé come cura; l'importanza dei legami transgenerazionali nei processi di definizione delle identità femminili; i limiti imposti da un linguaggio androcentrico che non riesce a dare espressione al soggetto-donna; la funzione rigeneratrice del racconto nei processi migratori così come in altre situazioni di svantaggio sociale. Tutte queste voci, tutti questi studi, rappresentano un'occasione di approfondimento della storia della formazione delle donne perché offrono un'inedita lettura pedagogica delle questioni di genere, orientata ad un'idea di cambiamento e di trasformazione dei ruoli di genere, sia femminili che maschili.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.