Il complesso cimiteriale di San Cataldo: genesi, restauri ed esigenze d'intervento

Si espone un “progetto culturale” sviluppatosi attorno alla conoscenza, conservazione, restyling ed innovazione dei complessi cimiteriali monumentali, partendo dallo studio delle vicissitudini progettuali e costruttive del complesso cimiteriale di San Cataldo, che racchiude il vecchio cimitero di Cesare Costa, il cimitero giudaico e quello nuovo di Aldo Rossi. Il vecchio e il nuovo cimitero, strutturati nel loro insieme come una città nella città, ripropongono un’attenta reinterpretazione e riproposizione degli elementi urbani modenesi; entrambi i progettisti entrano nella storia del locus, per rivelare la sua struttura, i suoi elementi, le sue particolarità. Il progetto culturale che ha messo in luce questo importante nesso storico-costruttivo, si è sviluppato e realizzato in fase esecutiva degli interventi di restauro e miglioramento sismico del complesso. L’intento di base era quello di limitare gli inevitabili disaggi dei cittadini derivanti dalla realizzazione degli interventi di restauro, innescando una serie di stimoli verso la conoscenza dei Valori artistici e dei Valori Tecnici racchiusi in San Cataldo, attraverso la messa a punto di varie attività concomitanti, quali visite guidate, dibattiti, mostre espositive, tutte attività che sono state svolte con successo all’interno delle strutture percorribili e del Camposanto, e che hanno visto coinvolta l’intera cittadinanza modenese, compresa la scolaresca. Inoltre, il dibattito internazionale sui cimiteri monumentali promosso internamente a tale progetto culturale, ha offerto un importante contributo per una strategia di iscrizione della Lista del Patrimonio Mondiale dei siti cimiteriali più rappresentativi delle diverse civiltà, come affermato dal Direttore dell’Unesco World Heritage Centre, Francesco Bandarin.