10 dicembre 1944: esce a Roma il primo numero de «La Nuova Europa», la testata che per prima e più di ogni altra nutrì e propagò l’ideale di una “terza forza” di democrazia laica. Il settimanale era diretto da Luigi Salvatorelli con l’apporto fondamentale di Guido De Ruggiero, Mario Vinciguerra, Umberto Morra, Pietro Pancrazi. Si trattò di una rivista unica e inconfondibile per lucidità e ampiezza di vedute, capace di coniugare interpretazione dei fatti e circolazione di idee, al di fuori di ogni conformismo. Era un giornalismo che si avvaleva di alcuni fra i più bei nomi della cultura italiana e riusciva ad essere formativo e non informativo, scrupoloso e severo, e a distinguere i fatti dall’attualità e le idee dalle opinioni. Con la fine de «La Nuova Europa» (marzo 1946) si aprì un vuoto di “leadership” all’interno della cultura democratica, destinato ad essere colmato, seppure con modalità e intensità diverse, soltanto da «Il Mondo» di Mario Pannunzio.

“La Nuova Europa” 1944-1946. Antologia di una rivista della “terza forza / C. Ceccuti. - STAMPA. - (2005).

“La Nuova Europa” 1944-1946. Antologia di una rivista della “terza forza

CECCUTI, COSIMO
2005

Abstract

10 dicembre 1944: esce a Roma il primo numero de «La Nuova Europa», la testata che per prima e più di ogni altra nutrì e propagò l’ideale di una “terza forza” di democrazia laica. Il settimanale era diretto da Luigi Salvatorelli con l’apporto fondamentale di Guido De Ruggiero, Mario Vinciguerra, Umberto Morra, Pietro Pancrazi. Si trattò di una rivista unica e inconfondibile per lucidità e ampiezza di vedute, capace di coniugare interpretazione dei fatti e circolazione di idee, al di fuori di ogni conformismo. Era un giornalismo che si avvaleva di alcuni fra i più bei nomi della cultura italiana e riusciva ad essere formativo e non informativo, scrupoloso e severo, e a distinguere i fatti dall’attualità e le idee dalle opinioni. Con la fine de «La Nuova Europa» (marzo 1946) si aprì un vuoto di “leadership” all’interno della cultura democratica, destinato ad essere colmato, seppure con modalità e intensità diverse, soltanto da «Il Mondo» di Mario Pannunzio.
2005
9788883046568
C. Ceccuti
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