Viene mostrato come la letteratura economica sulle caratteristiche e finalità delle Autorità indipendenti contenga un conflitto tra ipotesi. In particolare, per giustificare le Autorità quale strumento per evitare la collusione è necessario ipotizzare la non benevolenza di almeno un centro decisionale; mentre per avere la separazione (indipendenza) è necessario che almeno il principale sia benevolente. Ma per la duplice natura (principale, agente) dei centri decisionali collettivi, Ie due ipotesi non sono compatibili. Infatti, il centro di decisioni costituito dal governo (parlamento) ha il ruolo di principale verso i centri a valle quali Ie Autorità e Ie imprese regolate, così è essenziale che lo si possa ritenere benevolente perché sia spinto a creare un'Autorità per limitare la collusione tra burocrazia e imprese. Ma il governo (parlamento) è a sua volta agente nei confronti dei cittadini, e in questa veste è plausibile che non sia benevolente. In breve, l’ipotesi di benevolenza è necessaria perché uno dei centri decisionali, nel ruolo di principale, abbia gli incentivi a modificare le istituzioni per limitare La collusione. Ma la non benevolenza è essenziale per spiegare la collusione, da qui il conflitto.

Le autorità indipendenti / V. Patrizii. - In: ECONOMIA PUBBLICA. - ISSN 0390-6140. - STAMPA. - XXXV:(2005), pp. 29-59.

Le autorità indipendenti

PATRIZII, VINCENZINO
2005

Abstract

Viene mostrato come la letteratura economica sulle caratteristiche e finalità delle Autorità indipendenti contenga un conflitto tra ipotesi. In particolare, per giustificare le Autorità quale strumento per evitare la collusione è necessario ipotizzare la non benevolenza di almeno un centro decisionale; mentre per avere la separazione (indipendenza) è necessario che almeno il principale sia benevolente. Ma per la duplice natura (principale, agente) dei centri decisionali collettivi, Ie due ipotesi non sono compatibili. Infatti, il centro di decisioni costituito dal governo (parlamento) ha il ruolo di principale verso i centri a valle quali Ie Autorità e Ie imprese regolate, così è essenziale che lo si possa ritenere benevolente perché sia spinto a creare un'Autorità per limitare la collusione tra burocrazia e imprese. Ma il governo (parlamento) è a sua volta agente nei confronti dei cittadini, e in questa veste è plausibile che non sia benevolente. In breve, l’ipotesi di benevolenza è necessaria perché uno dei centri decisionali, nel ruolo di principale, abbia gli incentivi a modificare le istituzioni per limitare La collusione. Ma la non benevolenza è essenziale per spiegare la collusione, da qui il conflitto.
2005
XXXV
29
59
V. Patrizii
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