Gli interessi antropologici in senso lato e finanche di fisiologia umana di Hobbes non possono certamente essere limitati alla rilevanza di una riflessione sulla natura umana per la filosofia politica, ma devono essere compresi come espressione di un’epoca in cui la conoscenza dei fenomeni naturali non era ancora stata integralmente appaltata alla scienza empirica e in cui, comunque, si poteva ancora essere filosofi e scienziati. Appare altrettanto evidente, tuttavia, che l’antropologia possiede una esplicita funzione sistematica nell’ambito della filosofia politica di Hobbes: offrire una spiegazione del carattere immediatamente conflittuale delle relazioni sociali. O meglio: fornire un fondamento alla conflittualità spontanea e generalizzata delle relazioni umane in assenza di «un potere comune che ritenga tutti in soggezione». Siccome la naturale disposizione al conflitto perpetuo di tutti contro tutti è anche l’espressione riassuntiva di ciò che distingue gli uomini dagli altri animali – non soltanto, com’è ovvio, dagli animali sociali, ma in generale da tutti gli altri animali –, la ricostruzione dei fondamenti antropologici della condizione naturale del genere umano costituisce, al tempo stesso, una via privilegiata di accesso alle caratteristiche che distinguono gli uomini da tutti gli altri animali.

Antropologia e sociologia del conflitto nel Leviatano di Hobbes / D. D'Andrea. - In: LO SGUARDO. - ISSN 2036-6558. - ELETTRONICO. - N. 3, 2010 (II):(2010), pp. 0-0.

Antropologia e sociologia del conflitto nel Leviatano di Hobbes

D'ANDREA, DIMITRI
2010

Abstract

Gli interessi antropologici in senso lato e finanche di fisiologia umana di Hobbes non possono certamente essere limitati alla rilevanza di una riflessione sulla natura umana per la filosofia politica, ma devono essere compresi come espressione di un’epoca in cui la conoscenza dei fenomeni naturali non era ancora stata integralmente appaltata alla scienza empirica e in cui, comunque, si poteva ancora essere filosofi e scienziati. Appare altrettanto evidente, tuttavia, che l’antropologia possiede una esplicita funzione sistematica nell’ambito della filosofia politica di Hobbes: offrire una spiegazione del carattere immediatamente conflittuale delle relazioni sociali. O meglio: fornire un fondamento alla conflittualità spontanea e generalizzata delle relazioni umane in assenza di «un potere comune che ritenga tutti in soggezione». Siccome la naturale disposizione al conflitto perpetuo di tutti contro tutti è anche l’espressione riassuntiva di ciò che distingue gli uomini dagli altri animali – non soltanto, com’è ovvio, dagli animali sociali, ma in generale da tutti gli altri animali –, la ricostruzione dei fondamenti antropologici della condizione naturale del genere umano costituisce, al tempo stesso, una via privilegiata di accesso alle caratteristiche che distinguono gli uomini da tutti gli altri animali.
2010
N. 3, 2010 (II)
0
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D. D'Andrea
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