Il neartico Leptoglossus occidentalis Heidemann (Hemiptera, Coreidae), introdotto in Italia nel 1999, è uno degli insetti spermofagi più temuti nelle pinete di pino domestico, dove ha contribuito alla riduzione della produzione di pinoli destinati al settore alimentare. Da settembre a novembre 2009, in località Monte S. Michele (Greve in Chianti, FI), sono stati condotti sopralluoghi per verificare la presenza/assenza del coreide, mediante campionamenti a cadenza quindicinale su 15 piante di pino nero considerando 40 rami. Nel complesso sono stati riscontrati 219 individui: neanidi, ninfe e adulti, la cui presenza è stata accertata principalmente nella seconda metà di settembre. Per il 2010 è stato programmato il monitoraggio in 3 aree boschive di Monte S. Michele, a prevalenza di pino nero e ad una quota compresa tra 750-800 m s.l.m. Le indagini sono state svolte da febbraio a novembre a cadenza quindicinale e in ogni area (circa 3 ha) il monitoraggio di L. occidentalis è stato condotto su 9 piante, scelte casualmente tra quelle con chioma libera e con rami facilmente accessibili. Su questi sono stati conteggiati tutti gli individui di ogni stadio di sviluppo. Sugli stessi rami è stata conteggiata la quantità di strobili presenti a fine stagione 2009 e a fine stagione 2010. Nella stessa località sono state inoltre raccolte 41 ovature di L. occidentalis, sulle quali è stato possibile valutare l’incidenza degli antagonisti naturali indigeni. Rispetto all’autunno del 2009 è emersa, nel 2010, una consistente diminuzione numerica della popolazione di L. occidentalis nell’area di studio. Tuttavia, dall’esame dei dati raccolti è emerso un picco di attività degli stadi giovanili nella prima metà di luglio e ciò lascia presupporre la possibilità della specie di completare un’unica generazione nell’area indicata, con una possibile scalarità delle ovideposizioni. Nel 2010 la produzione degli strobili è risultata significativamente inferiore (-72%) e ciò, insieme alle più basse temperature registrate lo stesso anno, può aver determinato il calo demografico. Dall’esame delle ovature è emersa una parassitizzazione del 13% delle uova attribuibile principalmente dall’eupelmide Anastatus bifasciatus (Fonsc.), mentre il 15% è risultato predato. Al fine di verificare le attuali conoscenze sulla biologia di L. occidentalis è auspicabile il proseguimento delle indagini nell’area di studio.
Notizie preliminari sulla biologia di Leptoglossus occidentalis in Toscana / M.Bracalini ; T.Panzavolta ; Miniati G.; Logarzo A.; Tiberi R.; Croci F.;. - STAMPA. - Atti XXIII Congresso Nazionale di Entomologia:(2011), pp. 121-121. (Intervento presentato al convegno XXIII Congresso Nazionale di Entomologia tenutosi a Genova nel 13-16 giugno 2011).
Notizie preliminari sulla biologia di Leptoglossus occidentalis in Toscana
BRACALINI, MATTEO;PANZAVOLTA, TIZIANA;TIBERI, RIZIERO;
2011
Abstract
Il neartico Leptoglossus occidentalis Heidemann (Hemiptera, Coreidae), introdotto in Italia nel 1999, è uno degli insetti spermofagi più temuti nelle pinete di pino domestico, dove ha contribuito alla riduzione della produzione di pinoli destinati al settore alimentare. Da settembre a novembre 2009, in località Monte S. Michele (Greve in Chianti, FI), sono stati condotti sopralluoghi per verificare la presenza/assenza del coreide, mediante campionamenti a cadenza quindicinale su 15 piante di pino nero considerando 40 rami. Nel complesso sono stati riscontrati 219 individui: neanidi, ninfe e adulti, la cui presenza è stata accertata principalmente nella seconda metà di settembre. Per il 2010 è stato programmato il monitoraggio in 3 aree boschive di Monte S. Michele, a prevalenza di pino nero e ad una quota compresa tra 750-800 m s.l.m. Le indagini sono state svolte da febbraio a novembre a cadenza quindicinale e in ogni area (circa 3 ha) il monitoraggio di L. occidentalis è stato condotto su 9 piante, scelte casualmente tra quelle con chioma libera e con rami facilmente accessibili. Su questi sono stati conteggiati tutti gli individui di ogni stadio di sviluppo. Sugli stessi rami è stata conteggiata la quantità di strobili presenti a fine stagione 2009 e a fine stagione 2010. Nella stessa località sono state inoltre raccolte 41 ovature di L. occidentalis, sulle quali è stato possibile valutare l’incidenza degli antagonisti naturali indigeni. Rispetto all’autunno del 2009 è emersa, nel 2010, una consistente diminuzione numerica della popolazione di L. occidentalis nell’area di studio. Tuttavia, dall’esame dei dati raccolti è emerso un picco di attività degli stadi giovanili nella prima metà di luglio e ciò lascia presupporre la possibilità della specie di completare un’unica generazione nell’area indicata, con una possibile scalarità delle ovideposizioni. Nel 2010 la produzione degli strobili è risultata significativamente inferiore (-72%) e ciò, insieme alle più basse temperature registrate lo stesso anno, può aver determinato il calo demografico. Dall’esame delle ovature è emersa una parassitizzazione del 13% delle uova attribuibile principalmente dall’eupelmide Anastatus bifasciatus (Fonsc.), mentre il 15% è risultato predato. Al fine di verificare le attuali conoscenze sulla biologia di L. occidentalis è auspicabile il proseguimento delle indagini nell’area di studio.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.