Alle origini dell’immagine di Cracovia come città di esilio. Il ferrarese Antonio Maria Nigrisoli alla corte di Bona Sforza (1550-1555)

Il saggio intende ricostruire la vicenda biografica di un letterato ferrarese, Antonio Maria Nigrisoli, che fu segretario di Bona Sforza per qualche anno, dal 1550 al 1555, collocandola nel quadro delle relazioni che correvano fra l'Italia, e specialmente la corte estense, e la Polonia alla metà del secolo XVI. Nigrisoli, che ha lasciato il suo nome legato alla traduzione in versi sciolti delle Georgiche, a Ferrara frequentava gli ambienti dell’accademia degli Elevati e la cerchia di Renata di Francia, ma non si espose mai apertamente a favore di idee eterodosse. Durante il suo soggiorno a Cracovia, tuttavia, fu molto vicino a noti personaggi passati alla Riforma come Prospero Provana e Francesco Lismanini.