PRESTAZIONI D'OPERA INTELLETTUALE E REGOLE DELLA CONCORRENZA

Il contributo esamina l’attuale ruolo che le prestazioni intellettuali rivestono nell’ambito del più ampio contesto delle attività economico-imprenditoriali avendo particolare riguardo alla disciplina concernente la libertà di concorrenza, la riserva di attività professionale, i corrispettivi professionali, la pubblicità professionale (c.d legal marketing) e le più recenti forme di collaborazione tra operatori professionali tese a soddisfare le esigenze organizzative imposte dai nuovi mercati. Ciò alla luce dei diritti fondamentali di stabilimento e di libera prestazione dei servizi che implicano un processo di riadattamento delle professioni intellettuali e richiedono l’introduzione di nuove dinamiche di competizione tra i diversi soggetti che operano nel settore. Muovendo dalla disciplina riservata alle prestazioni intellettuali dall’ordinamento interno in cui è radicata la distinzione tra professioni riservate e non riservate, quale riflesso della dicotomia attività professionale – attività d’impresa, si valuta la possibile di armonizzare detta disciplina con le linee di tendenza normativa e giurisprudenziale comunitarie che, basandosi su un ampio e funzionale concetto di impresa, equiparano il professionista all’imprenditore soprattutto ai fini dell’applicazione della disciplina antitrust. Il lavoro, infatti, tenendo conto del processo di integrazione europea e della progressiva apertura dei mercati alle logiche concorrenziali, mira a fornire una lettura della disciplina giuridica delle professioni intellettuali non più strettamente ancorata alla sua dimensione tradizionale, ma volta a bilanciare le dinamiche concorrenziali tipiche dei processi produttivi con gli interessi fondamentali sottesi all’esercizio delle prestazioni intellettuali, in tal modo coniugando tradizione e modernità e definendo un quadro sistematico di regole che rappresenti il punto di riferimento comune per le attività intellettuali.