Lo stampo culturale sincretico e integratore in cui nasce la lingua spagnola insieme alla sua egemonia linguistica, riflesso della sua egemonia politica, hanno portato la Spagna ad assumere, nei secoli, un ruolo predominante nella standardizzazione della lingua. La situazione attuale dello spagnolo esprime invece una cultura linguistica pluricentrica che comprende il vasto territorio in cui si parla questa lingua. Esistono vari centri che costituiscono modelli standard e di prestigio, che stabiliscono norme per un paese o per una regione. Una corretta esecuzione del pluricentrismo richiede, quindi, la creazione di norme nazionali/regionali, l'accettazione di un reciproco riconoscimento di differenti modi di codificazione della lingua spagnola, l'esigenza di dare risposta a usi geografici e sociali distinti da un punto di partenza comune e l'idea che le varietà dello spagnolo debbano rispondere al bisogno espressivo dei parlanti, per sostenere e perfezionare le identità nazionali/regionali e, di conseguenza, per contribuire a ‘decostruire’ quella che oggi risulta ancora una ‘sottovalutazione linguistica’ dei paesi ispanoamericani di fronte alla presenza del modello peninsulare. Questa visione è quella che, nell’ ipotesi dell’autrice, dovrebbe guidare non solo l'investigazione linguistica ma anche le pratiche metodologiche adottate nella manualistica lessicografica e grammaticale, così come il lavoro e l’insegnamento condotti nell ’ambito della traduzione e, nella fattispecie, l’intero insegnamento dello spagnolo come L2.

Importanza della diversità diatopica nell'insegnamento della lingua spagnola come L2 / S.Lafuente. - In: LEA. - ISSN 1824-484X. - ELETTRONICO. - 1:(2012), pp. 435-442.

Importanza della diversità diatopica nell'insegnamento della lingua spagnola come L2

LAFUENTE, SILVIA DEL VALLE
2012

Abstract

Lo stampo culturale sincretico e integratore in cui nasce la lingua spagnola insieme alla sua egemonia linguistica, riflesso della sua egemonia politica, hanno portato la Spagna ad assumere, nei secoli, un ruolo predominante nella standardizzazione della lingua. La situazione attuale dello spagnolo esprime invece una cultura linguistica pluricentrica che comprende il vasto territorio in cui si parla questa lingua. Esistono vari centri che costituiscono modelli standard e di prestigio, che stabiliscono norme per un paese o per una regione. Una corretta esecuzione del pluricentrismo richiede, quindi, la creazione di norme nazionali/regionali, l'accettazione di un reciproco riconoscimento di differenti modi di codificazione della lingua spagnola, l'esigenza di dare risposta a usi geografici e sociali distinti da un punto di partenza comune e l'idea che le varietà dello spagnolo debbano rispondere al bisogno espressivo dei parlanti, per sostenere e perfezionare le identità nazionali/regionali e, di conseguenza, per contribuire a ‘decostruire’ quella che oggi risulta ancora una ‘sottovalutazione linguistica’ dei paesi ispanoamericani di fronte alla presenza del modello peninsulare. Questa visione è quella che, nell’ ipotesi dell’autrice, dovrebbe guidare non solo l'investigazione linguistica ma anche le pratiche metodologiche adottate nella manualistica lessicografica e grammaticale, così come il lavoro e l’insegnamento condotti nell ’ambito della traduzione e, nella fattispecie, l’intero insegnamento dello spagnolo come L2.
2012
LEA
1
435
442
S.Lafuente
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