mentre la concezione del capitale di Smith è strumentale e attualistica (è lo strumento che genera la divisione tecnica e sociale del lavoro, e pertanto, attraverso l'espansione del mercato, lo sviluppo economico), secondo Braudel il capitale ha come forma tipica quella liquida, mentre la forma reificata (quella che genera le divisioni del lavoro smithiane) è saltuaria e contingente. La differenza deriva evidentemente dai diversi punti di vista e dai diversi obiettivi euristici degli autori, ma nell'interpretazione dello sviluppo economico porta una conseguenza che può essere così espressa in estrema sintesi: oltre a (o invece di) indagare il territorio attraverso le sue aziende, espressione del capitale reificato, come unità di base dei processi di sviluppo localizzato, occorrerebbe indagare anche (o al loro posto) le "famiglie", titolari (nel tempo) del capitale nella sua forma liquida. Infatti, contrariamente alle apparenze e a quanto predica la teoria economica standard a proposito dei diversi gradi di mobilità dei fattori della produzione, le seconde sono (o possono essere) più geograficamente stabili della prime. Nulla vieta, anzi tutto consiglia, che l'analisi sia contestuale: di sicuro osservare i processi di sviluppo economico localizzato da questo differente punto di vista fa emergere evidenze originali, per esempio rispetto ai fattori di competitività dei territori (specie quando questi sono sottoposti a forti processi di de-specializzazione e ri-specializzazione locale).

Ripensando la logica dei processi economici localizzati. In margine alla concezione del capitale di Adam Smith e Fernand Braudel / F. Dini. - In: BOLLETTINO DELL'ACCADEMIA DEGLI EUTELETI DELLA CITTÀ DI SAN MINIATO. - ISSN 2281-521X. - STAMPA. - 78:(2011), pp. 37-42.

Ripensando la logica dei processi economici localizzati. In margine alla concezione del capitale di Adam Smith e Fernand Braudel

DINI, FRANCESCO
2011

Abstract

mentre la concezione del capitale di Smith è strumentale e attualistica (è lo strumento che genera la divisione tecnica e sociale del lavoro, e pertanto, attraverso l'espansione del mercato, lo sviluppo economico), secondo Braudel il capitale ha come forma tipica quella liquida, mentre la forma reificata (quella che genera le divisioni del lavoro smithiane) è saltuaria e contingente. La differenza deriva evidentemente dai diversi punti di vista e dai diversi obiettivi euristici degli autori, ma nell'interpretazione dello sviluppo economico porta una conseguenza che può essere così espressa in estrema sintesi: oltre a (o invece di) indagare il territorio attraverso le sue aziende, espressione del capitale reificato, come unità di base dei processi di sviluppo localizzato, occorrerebbe indagare anche (o al loro posto) le "famiglie", titolari (nel tempo) del capitale nella sua forma liquida. Infatti, contrariamente alle apparenze e a quanto predica la teoria economica standard a proposito dei diversi gradi di mobilità dei fattori della produzione, le seconde sono (o possono essere) più geograficamente stabili della prime. Nulla vieta, anzi tutto consiglia, che l'analisi sia contestuale: di sicuro osservare i processi di sviluppo economico localizzato da questo differente punto di vista fa emergere evidenze originali, per esempio rispetto ai fattori di competitività dei territori (specie quando questi sono sottoposti a forti processi di de-specializzazione e ri-specializzazione locale).
2011
78
37
42
F. Dini
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