"...un’immagine fugace con tutte le sue ombre.” L’architettura mediterranea di Álvaro Siza

La figura di Alvaro Siza Vieira, uno dei maestri contemporanei dell’architettura internazionale, viene interpretata, come espressione diretta di una cultura architettonica profondamente mediterranea. Con sullo sfondo alcuni archetipi tecnico-costruttivi, tipologoci e simbolico-linguistici radicati in quella tradizione, la ricerca progettuale di Siza si rivela anche come perseguimento e realiazzazione del compito di radunare e conciliare quei paradigmi identitari, o comunque di introiettarli con modalità ibrida e conflittuale in racconti architettonici affatto contemporanei. L’analisi di alcune sue opere tra le più significative, selezionate per la loro esemplarità in tal senso, fa evincere quanto esse siano l’espressione massima di armonizzazione dei fondamenti colti del Movimento Moderno con le cifre del popolare e della costruzione tradizionale, in una perenne tensione tra realismo ed astrazione, casualità e controllo, locale e universale. Valori esistenziali, configurazioni tipo-morfologiche, sintassi degli elementi costitutivi, linguaggio dei materiali ne costituiscono la procedura compositiva di assonanza al sistema di riferimento dei luoghi d’origine in cui opera, creando racconti architettonici che ne rideclinano il paesaggio antropico attraverso la riformulazione di sequenze spaziali topiche, di naturalità e artificialità, pubblico e privato, esteriore ed interiore. Ma con la geometria a sostenere, regolare e innovare la narrazione come dispositivo linguistico razionalista dimostrativamente cooptato per la reinvenzione della tradizione regionalista: il tutto irrorato dalla mutevole contingenza di luce e ombre.