Il cantiere del Duomo di Lucca offre per il XIII secolo una documentazione insolitamente ricca, pubblicata da Pietro Guidi e Graziano Concioni, ma finora esplorata con poca attenzione degli storici dell’arte. Lo stile delle sculture che impreziosiscono la facciata, sia sulla fronte del portico (fine del XII secolo) che nelle loggette della parte superiore del “frontespizio” (inizio XIII secolo, sotto la direzione di maestro Guidetto) nonché nella facciata all’interno del portico (dove emergono prima la personalità di Guido Bigarelli e poi quella di Nicola Pisano), è difficilmente raccordabile alla documentazione archivistica, che ci parla di un numero molto superiode di maestri, nessuno dei quali è peraltro ancorabile a opere precise. Si ha quindi la netta sensazione di trovarsi davanti ad un’impresa collettiva, tipica dei grandi cantieri delle cattedrali romaniche e gotiche europee. La questione attributiva – eccessivamente semplificata da un recente intervento di Laura Cavazzini che attribuisce più del dovuto a Guido Bigarelli – si interseca con le tormentate vicende politiche del Comune di Lucca, le quali forse imposero una soluzione di compromesso al progetto formulato prima del 1204.

Maestri lombardi del Duecento a Lucca: le sculture della facciata del Duomo / G. Tigler. - STAMPA. - (2009), pp. 827-935. (Intervento presentato al convegno I “Magistri commacini”: mito e realtà del Medioevo lombardo. Atti del XIX Congresso internazionale di studio sull’alto medioevo. tenutosi a Varese-Como nel 23-25 ottobre 2008).

Maestri lombardi del Duecento a Lucca: le sculture della facciata del Duomo

TIGLER, GUIDO
2009

Abstract

Il cantiere del Duomo di Lucca offre per il XIII secolo una documentazione insolitamente ricca, pubblicata da Pietro Guidi e Graziano Concioni, ma finora esplorata con poca attenzione degli storici dell’arte. Lo stile delle sculture che impreziosiscono la facciata, sia sulla fronte del portico (fine del XII secolo) che nelle loggette della parte superiore del “frontespizio” (inizio XIII secolo, sotto la direzione di maestro Guidetto) nonché nella facciata all’interno del portico (dove emergono prima la personalità di Guido Bigarelli e poi quella di Nicola Pisano), è difficilmente raccordabile alla documentazione archivistica, che ci parla di un numero molto superiode di maestri, nessuno dei quali è peraltro ancorabile a opere precise. Si ha quindi la netta sensazione di trovarsi davanti ad un’impresa collettiva, tipica dei grandi cantieri delle cattedrali romaniche e gotiche europee. La questione attributiva – eccessivamente semplificata da un recente intervento di Laura Cavazzini che attribuisce più del dovuto a Guido Bigarelli – si interseca con le tormentate vicende politiche del Comune di Lucca, le quali forse imposero una soluzione di compromesso al progetto formulato prima del 1204.
2009
I magistri commacini, mito e realtà del Medioevo lombardo
I “Magistri commacini”: mito e realtà del Medioevo lombardo. Atti del XIX Congresso internazionale di studio sull’alto medioevo.
Varese-Como
23-25 ottobre 2008
G. Tigler
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