La Pieve - detta Duomo - di Gemona del Friuli, in costruzione dagli anni Ottanta del Duecento agli anni Trenta del Trecento sotto la direzione di maestro Giovanni Griglio, che contemporaneamente sovrintendeva anche al cantiere della vicina Pieve di Venzone, gode di una ricca documentazione archivistica trascritta nel XIX secolo ma finora sostanzialmente inesplorata dalla storiografia artistica, salvo la ripetizione acritica di poche notizie, frutto sostanzialmente di equivoci. Si è così creata la convinzione che gran parte dell’edificio sia stata costruita in età moderna, dal XV al XVIII secolo, ma in forme incredibilmente arcaizzanti legate alla tradizione romanico-gotica. Un riesame dei documenti dimostra che l’edificio è davvero romanico-gotico e che gli interventi documentati riguardano solo sostituzioni e riparazioni che non hanno inciso sulla facies artistica della chiesa. Inoltre si cerca di far chiarezza sulla duplice cultura delle maestranze implicate: quella dell’architetto Giovanni Griglio, probabilmente un friulano, radicata nell’ambito mendicante del Nord-Est; quella degli anonimi scultori che lavoravano sotto la sua regia, legati alla Lombardia campionese.
Riesame del cantiere del Duomo di Gemona (1280 - 1337) / G. Tigler. - STAMPA. - (2009), pp. 155-252. (Intervento presentato al convegno Gemona nella Patria del Friuli: una società cittadina nel Trecento, Atti del Convegno a cura di Paolo Cammarosano tenutosi a Gemona del Friuli nel 5-6 dicembre 2008).
Riesame del cantiere del Duomo di Gemona (1280 - 1337)
TIGLER, GUIDO
2009
Abstract
La Pieve - detta Duomo - di Gemona del Friuli, in costruzione dagli anni Ottanta del Duecento agli anni Trenta del Trecento sotto la direzione di maestro Giovanni Griglio, che contemporaneamente sovrintendeva anche al cantiere della vicina Pieve di Venzone, gode di una ricca documentazione archivistica trascritta nel XIX secolo ma finora sostanzialmente inesplorata dalla storiografia artistica, salvo la ripetizione acritica di poche notizie, frutto sostanzialmente di equivoci. Si è così creata la convinzione che gran parte dell’edificio sia stata costruita in età moderna, dal XV al XVIII secolo, ma in forme incredibilmente arcaizzanti legate alla tradizione romanico-gotica. Un riesame dei documenti dimostra che l’edificio è davvero romanico-gotico e che gli interventi documentati riguardano solo sostituzioni e riparazioni che non hanno inciso sulla facies artistica della chiesa. Inoltre si cerca di far chiarezza sulla duplice cultura delle maestranze implicate: quella dell’architetto Giovanni Griglio, probabilmente un friulano, radicata nell’ambito mendicante del Nord-Est; quella degli anonimi scultori che lavoravano sotto la sua regia, legati alla Lombardia campionese.File | Dimensione | Formato | |
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