Dopo la nascita del Regno d’Italia (1861) la massoneria svolse un’importante opera di pedagogia patriottica volta a creare nella cittadinanza una base di legittimazione per il nuovo Stato e un sentimento diffuso di identificazione con le istituzioni e di appartenenza alla comunità nazionale. La massoneria individuò principalmente nel Risorgimento il vero mito fondativo della nazione italiana e si adoperò incessantemente perché fosse conservata e venerata la memoria dei tanti eroi e martiri dell’epopea risorgimentale. Ma nella costruzione di una nuova coscienza patriottica, i massoni italiani fecero ampio appello anche a modelli e sedimenti dell’antichità classica, dell’umanesimo, della grande tradizione della cultura scientifica italiana e dell’illuminismo. Utilizzando come fonte i nomi dati alle logge massoniche fra il 1860 e il 1914, il saggio rivela che la massoneria subì anzitutto il forte fascino dell’antichità romana e delle preesistenti civiltà italiche. Alla ricerca di una tradizione laica nella storia italiana, essa celebrò poi il ricordo di scienziati maggiori e minori, di filosofi ed eretici condannati dalla Chiesa cattolica, di giuristi e pensatori illuministi, mentre scarsamente rappresentati nell’onomastica massonica furono i grandi della letteratura, dell’arte e della musica.

L'Italia dei liberi muratori: memorie, identità, rappresentazioni (1860-1914) / F. Conti. - In: RIVISTA STORICA ITALIANA. - ISSN 0035-7073. - STAMPA. - 122:(2010), pp. 78-102.

L'Italia dei liberi muratori: memorie, identità, rappresentazioni (1860-1914)

CONTI, FULVIO
2010

Abstract

Dopo la nascita del Regno d’Italia (1861) la massoneria svolse un’importante opera di pedagogia patriottica volta a creare nella cittadinanza una base di legittimazione per il nuovo Stato e un sentimento diffuso di identificazione con le istituzioni e di appartenenza alla comunità nazionale. La massoneria individuò principalmente nel Risorgimento il vero mito fondativo della nazione italiana e si adoperò incessantemente perché fosse conservata e venerata la memoria dei tanti eroi e martiri dell’epopea risorgimentale. Ma nella costruzione di una nuova coscienza patriottica, i massoni italiani fecero ampio appello anche a modelli e sedimenti dell’antichità classica, dell’umanesimo, della grande tradizione della cultura scientifica italiana e dell’illuminismo. Utilizzando come fonte i nomi dati alle logge massoniche fra il 1860 e il 1914, il saggio rivela che la massoneria subì anzitutto il forte fascino dell’antichità romana e delle preesistenti civiltà italiche. Alla ricerca di una tradizione laica nella storia italiana, essa celebrò poi il ricordo di scienziati maggiori e minori, di filosofi ed eretici condannati dalla Chiesa cattolica, di giuristi e pensatori illuministi, mentre scarsamente rappresentati nell’onomastica massonica furono i grandi della letteratura, dell’arte e della musica.
2010
122
78
102
F. Conti
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