ABSTRACT: Il volume, che nella sua prima edizione cartacea risale al 1988, nel 2009 è stato inserito nel catalogo della Biblioteca Digitale Ungherese (Magyar Elektronikus Könyvtár) della Biblioteca Nazionale Ungherese di Budapest, con fulltext (http://mek.oszk.hu/07300/07357/index.phtml#) ad accesso libero, nell’ambito della collaborazione tra la Biblioteca e l’Unità di ricerca fiorentina del CISUECO (Centro interuniversitario di Studi Ungheresi e sull’Europa centro-orientale). Dal 2012 il volume è in rielaborazione nell’ambito di un PRIN Ungherese (OTKA-EPR: Critical Edition of Theoretical Works (1930-1937) of József Attila, coord. Prof. B. Horváth, Univ. di Pécs). La collaborazione con il PRIN Ungherese prevede la partecipazione agli studi storici e filologici collegiali, essenziali per la traduzione e l'interpretazione inter-culturale della vicenda esistenziale, intellettuale e letteraria di József, espressione piena della 'modernità periferica', ambigua e di superficie. 'radicata nella tradizione'. Il titolo del volume è del curatore. Richiama la complessità dell'opera rispetto alla quale il saggio introduttivo e la struttura dell’antologia propone un'itinerario di interpretazione altrettanto complesso: partendo dagli appunti e saggi jozsefiani di 'metafisica dell'arte', attraverso le riflessioni del poeta sui nessi tra 'individuo e realtà'', 'freudomarxismo' e 'filosofia del socialismo', si passa alla sua concezione di ‘amore’ e ‘dialogo’, per raggiungere sempre maggiori profondità della comunicazione umana, fino a permetterci di vedere in atto la creazione poetica così come si presenta nel suo 'diario psicoanalitico'. Qui riusciamo a venir a contatto con l'inconscio del poeta che - nell'interpretazione del curatore - viene definito appunto come lo spazio di maggiore densità della 'coscienza poetica'. I testi jozsefiani presenti nell'antologia, ad eccezione di un paio di interventi (comunque completamente ritradotti), sono inediti in Italia. Il "Diario psicoanalitico", a partire di una prima decodificazione del filologo Béla Stoll, e con alcune puntualizzazioni del curatore del volume italiano (divenute possibili nel contesto critico comparativo), è un inedito mondiale. La traduzione italiana del Diario (uno degli oggetti letterari più ‘inquietanti’ nella percezione della società letteraria ungherese di tutto il Novecento e oltre) è la sintesi della ricostruzione ‘poetico-semantica’ del curatore e del successivo e evidentemente determinante adattamento poetico di A. Scarponi. KEYWORDS: teoria e sociologia della letteratura, storia delle idee e della cultura, epistemologia e ontologia della letteratura e dell'essere sociale, interpretazione/critica e filologia del testo letterario, letteratura e psicoanalisi, storia del pensiero marxista, saggio umanistico e genere dell'autobiografia letteraria.
Attila József, La coscienza del poeta / B. Tottossy. - STAMPA. - (1988), pp. XXXI .-224.
Attila József, La coscienza del poeta
TOTTOSSY, BEATRIX
1988
Abstract
ABSTRACT: Il volume, che nella sua prima edizione cartacea risale al 1988, nel 2009 è stato inserito nel catalogo della Biblioteca Digitale Ungherese (Magyar Elektronikus Könyvtár) della Biblioteca Nazionale Ungherese di Budapest, con fulltext (http://mek.oszk.hu/07300/07357/index.phtml#) ad accesso libero, nell’ambito della collaborazione tra la Biblioteca e l’Unità di ricerca fiorentina del CISUECO (Centro interuniversitario di Studi Ungheresi e sull’Europa centro-orientale). Dal 2012 il volume è in rielaborazione nell’ambito di un PRIN Ungherese (OTKA-EPR: Critical Edition of Theoretical Works (1930-1937) of József Attila, coord. Prof. B. Horváth, Univ. di Pécs). La collaborazione con il PRIN Ungherese prevede la partecipazione agli studi storici e filologici collegiali, essenziali per la traduzione e l'interpretazione inter-culturale della vicenda esistenziale, intellettuale e letteraria di József, espressione piena della 'modernità periferica', ambigua e di superficie. 'radicata nella tradizione'. Il titolo del volume è del curatore. Richiama la complessità dell'opera rispetto alla quale il saggio introduttivo e la struttura dell’antologia propone un'itinerario di interpretazione altrettanto complesso: partendo dagli appunti e saggi jozsefiani di 'metafisica dell'arte', attraverso le riflessioni del poeta sui nessi tra 'individuo e realtà'', 'freudomarxismo' e 'filosofia del socialismo', si passa alla sua concezione di ‘amore’ e ‘dialogo’, per raggiungere sempre maggiori profondità della comunicazione umana, fino a permetterci di vedere in atto la creazione poetica così come si presenta nel suo 'diario psicoanalitico'. Qui riusciamo a venir a contatto con l'inconscio del poeta che - nell'interpretazione del curatore - viene definito appunto come lo spazio di maggiore densità della 'coscienza poetica'. I testi jozsefiani presenti nell'antologia, ad eccezione di un paio di interventi (comunque completamente ritradotti), sono inediti in Italia. Il "Diario psicoanalitico", a partire di una prima decodificazione del filologo Béla Stoll, e con alcune puntualizzazioni del curatore del volume italiano (divenute possibili nel contesto critico comparativo), è un inedito mondiale. La traduzione italiana del Diario (uno degli oggetti letterari più ‘inquietanti’ nella percezione della società letteraria ungherese di tutto il Novecento e oltre) è la sintesi della ricostruzione ‘poetico-semantica’ del curatore e del successivo e evidentemente determinante adattamento poetico di A. Scarponi. KEYWORDS: teoria e sociologia della letteratura, storia delle idee e della cultura, epistemologia e ontologia della letteratura e dell'essere sociale, interpretazione/critica e filologia del testo letterario, letteratura e psicoanalisi, storia del pensiero marxista, saggio umanistico e genere dell'autobiografia letteraria.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.