Si riportano i risultati, dopo 10 anni dall’intervento, di una prova di avviamento ad altofusto in un ceduo di cerro del Gargano di 35 anni. Sono state messe a confronto l’evoluzione naturale del ceduo (C) e due diverse intensità di diradamento, con rilascio di 600 (A) e 800 (B) piante a ettaro. Gli interventi sono perfettamente riusciti e i soprassuoli hanno assunto una struttura monoplana, tipica della fustaia coetanea, nonostante nei popolamenti diradati una iniziale differenziazione fisionomica e strutturale, imposta dal protocollo sperimentale che prevedeva anche il rilascio di matricine di interesse estetico e naturalistico e di specie arboree e arbustive proprie del corteggio floristico dell’associazione Doronico- Carpinetum. Il piano dominato è estremamente contenuto ed anche la rinnovazione naturale del querceto rimane allo stadio di plantule, soprattutto per effetto del pascolo. Nelle aree non diradate si è avuta una consistente mortalità sia dei polloni che delle ceppaie; in quelle avviate ad altofusto le variazioni numeriche, dovute a selezione naturale o a danni da agenti meteorici, sono trascurabili
Prove di avviamento ad alto fusto in un ceduo di cerro (Quercus cerris L.) del Gargano: primi risultati / O. la Marca; S. Avolio; M. Tomaiuolo. - In: ANNALI DELL'ISTITUTO SPERIMENTALE PER LA SELVICOLTURA. - ISSN 0390-0010. - STAMPA. - 35:(2009), pp. 25-33.
Prove di avviamento ad alto fusto in un ceduo di cerro (Quercus cerris L.) del Gargano: primi risultati
LA MARCA, ORAZIO;TOMAIUOLO, MATTEO
2009
Abstract
Si riportano i risultati, dopo 10 anni dall’intervento, di una prova di avviamento ad altofusto in un ceduo di cerro del Gargano di 35 anni. Sono state messe a confronto l’evoluzione naturale del ceduo (C) e due diverse intensità di diradamento, con rilascio di 600 (A) e 800 (B) piante a ettaro. Gli interventi sono perfettamente riusciti e i soprassuoli hanno assunto una struttura monoplana, tipica della fustaia coetanea, nonostante nei popolamenti diradati una iniziale differenziazione fisionomica e strutturale, imposta dal protocollo sperimentale che prevedeva anche il rilascio di matricine di interesse estetico e naturalistico e di specie arboree e arbustive proprie del corteggio floristico dell’associazione Doronico- Carpinetum. Il piano dominato è estremamente contenuto ed anche la rinnovazione naturale del querceto rimane allo stadio di plantule, soprattutto per effetto del pascolo. Nelle aree non diradate si è avuta una consistente mortalità sia dei polloni che delle ceppaie; in quelle avviate ad altofusto le variazioni numeriche, dovute a selezione naturale o a danni da agenti meteorici, sono trascurabiliI documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.