I saggi raccolti in questo volume parlano di luoghi in vario modo e per cause diverse in rovina, abbandonati, incolti, marginali e, forse, in qualche caso persino “brutti” da vedere. Gli autori hanno raccolto le suggestioni del Manifesto del Terzo paesaggio di Gilles Clément, architetto del paesaggio francese, per esplorare la possibilità di utilizzare questa nozione nella ricerca. Probabilmente gli autori e i curatori avevano necessità di un concetto che riuscisse a definire gli spazi abbandonati o quelli lasciati ancora liberi da attività industriali e agricole. Spesso spazi interstiziali nelle città o ai suoi bordi, lungo le vie di comunicazione, o un tempo vie di comunicazione essi stessi, luoghi della produzione, testimonianze di un passato più o meno recente che sollecitano la nostra memoria con varie incertezze. Probabilmente gli autori avevano necessità anche di un concetto che per certi versi riconoscesse dignità appunto a luoghi «indecisi», cioè non più tecnicamente in efficienza e neppure o non ancora riconosciuti come luoghi di memoria e di interesse patrimoniale. Questo libro è un libro di ricerca che utilizza la nozione di Terzo paesaggio in modo flessibile, all’interno dei diversi percorsi seguiti dagli autori. Il CD allegato contiene la documentazione fotografica ragionata che correda i vari contributi al volume. Dato che si tratta di luoghi e spazi le fotografie hanno un ruolo importante nell’illustrare le tematiche del Terzo paesaggio.
Antropologia del Terzo paesaggio / F.Lai; N. Breda. - STAMPA. - (2011).
Antropologia del Terzo paesaggio
BREDA, NADIA
2011
Abstract
I saggi raccolti in questo volume parlano di luoghi in vario modo e per cause diverse in rovina, abbandonati, incolti, marginali e, forse, in qualche caso persino “brutti” da vedere. Gli autori hanno raccolto le suggestioni del Manifesto del Terzo paesaggio di Gilles Clément, architetto del paesaggio francese, per esplorare la possibilità di utilizzare questa nozione nella ricerca. Probabilmente gli autori e i curatori avevano necessità di un concetto che riuscisse a definire gli spazi abbandonati o quelli lasciati ancora liberi da attività industriali e agricole. Spesso spazi interstiziali nelle città o ai suoi bordi, lungo le vie di comunicazione, o un tempo vie di comunicazione essi stessi, luoghi della produzione, testimonianze di un passato più o meno recente che sollecitano la nostra memoria con varie incertezze. Probabilmente gli autori avevano necessità anche di un concetto che per certi versi riconoscesse dignità appunto a luoghi «indecisi», cioè non più tecnicamente in efficienza e neppure o non ancora riconosciuti come luoghi di memoria e di interesse patrimoniale. Questo libro è un libro di ricerca che utilizza la nozione di Terzo paesaggio in modo flessibile, all’interno dei diversi percorsi seguiti dagli autori. Il CD allegato contiene la documentazione fotografica ragionata che correda i vari contributi al volume. Dato che si tratta di luoghi e spazi le fotografie hanno un ruolo importante nell’illustrare le tematiche del Terzo paesaggio.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.