L’invecchiamento della popolazione richiama l’attenzione sulle malattie croniche che accompagnano la senescenza. Tra queste, la demenza costituisce una priorità per la sua crescente prevalenza, per il grado di disabilità che comporta, per la mancanza ad oggi di cure risolutive, per il carico assistenziale che richiede ai caregiver e, dati anche gli aspetti economici, alla società nel suo complesso. La demenza vascolare (VaD), seconda solo alla Malattia di Alzheimer (AD) per frequenza, è in realtà un insieme di quadri nosologici molto diversi che hanno in comune la genesi vascolare. Tra questi, la VaD sottocorticale è particolarmente frequente in età avanzata, ha un esordio subdolo, un andamento ingravescente, sintomi neuropsicologici, motori e psicoaffettivi caratteristici ed è spesso sottodiagnosticata. Ad oggi si ritiene che le forme vascolari “pure” rappresentino una quota limitata dei casi di demenza e che nella maggioranza dei casi la genesi del disturbo cognitivo dell’anziano sia di tipo “misto” neurodegenerativo e vascolare. In quest’ottica, ed in considerazione della mancanza di cure efficaci, la prevenzione dei fattori di rischio vascolari, prima fra tutti l’ipertensione arteriosa, acquistano un ruolo fondamentale, sia in termini di prevenzione primaria, sia di rallentamento del processo patologico già in atto. In questa rassegna saranno presi in considerazione i principali aspetti epidemiologici, diagnostici e classificativi, clinici e terapeutici della VaD, in particolare della forma sottocorticale.
Demenza vascolare sottocorticale: inquadramento clinico e diagnostico-terapeutico / AM.Mello; MC.Cavallini; E.Mossello; M.Di Bari. - In: GIORNALE ITALIANO DELL'ARTERIOSCLEROSI. - ISSN 2240-4821. - STAMPA. - 2:(2011), pp. 3-18.
Demenza vascolare sottocorticale: inquadramento clinico e diagnostico-terapeutico
MELLO, ANNAMARIA;CAVALLINI, MARIA CHIARA;MOSSELLO, ENRICO;DI BARI, MAURO
2011
Abstract
L’invecchiamento della popolazione richiama l’attenzione sulle malattie croniche che accompagnano la senescenza. Tra queste, la demenza costituisce una priorità per la sua crescente prevalenza, per il grado di disabilità che comporta, per la mancanza ad oggi di cure risolutive, per il carico assistenziale che richiede ai caregiver e, dati anche gli aspetti economici, alla società nel suo complesso. La demenza vascolare (VaD), seconda solo alla Malattia di Alzheimer (AD) per frequenza, è in realtà un insieme di quadri nosologici molto diversi che hanno in comune la genesi vascolare. Tra questi, la VaD sottocorticale è particolarmente frequente in età avanzata, ha un esordio subdolo, un andamento ingravescente, sintomi neuropsicologici, motori e psicoaffettivi caratteristici ed è spesso sottodiagnosticata. Ad oggi si ritiene che le forme vascolari “pure” rappresentino una quota limitata dei casi di demenza e che nella maggioranza dei casi la genesi del disturbo cognitivo dell’anziano sia di tipo “misto” neurodegenerativo e vascolare. In quest’ottica, ed in considerazione della mancanza di cure efficaci, la prevenzione dei fattori di rischio vascolari, prima fra tutti l’ipertensione arteriosa, acquistano un ruolo fondamentale, sia in termini di prevenzione primaria, sia di rallentamento del processo patologico già in atto. In questa rassegna saranno presi in considerazione i principali aspetti epidemiologici, diagnostici e classificativi, clinici e terapeutici della VaD, in particolare della forma sottocorticale.File | Dimensione | Formato | |
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