L'articolo discute della ricezione critica del poema di August Strindberg "Notte di sonnambulo a occhi aperti" (1884, 1889), prendendo le distanze dalla gerarchia di valori che qui si è tramandata e affermata: Stoccolma (memoria) come il "quadro" del poema, il suo centro; Parigi (presenza attuale) come la sua "cornice straniera". Il saggio analizza invece l'interazione tra spazio fisico e spazio immaginato, presenza e ricordo, nostalgia e condizione dell'esilio, includendo Parigi, e l'esperienza della modernità che qui si dispiega, nel centro del poema. Il saggio discute anche la valutazione parziale del poema nella tradizione critica e antologica: la breve lirica introduttiva è diventata una gemma della poesia svedese, di frequente antologizzata, ignorando però il suo valore di anticipazione in nuce dell'interazione strutturale tra Parigi e Stoccolma in tutto il poema. Strindberg appare anche in quest'opera come anticipatore del modernismo, in questo caso il modernismo poetico del XX secolo che offre nuove possibilità al genere ibrido del long poem.
Stockholm-Paris: Interaction as Structure in Sleepwalking Nights on Wide-awake Days / Massimo Ciaravolo. - In: DESHIMA. - ISSN 1957-5173. - STAMPA. - Hors-Série 2 2012, a cura di Elena Balzamo & Sylvain Briens:(2012), pp. 45-61. (Intervento presentato al convegno Strindberg et la ville / The Cities of Strindberg. 17° Colloque international August Strindberg. Université de Strasbourg tenutosi a Strasburgo nel 3-5 giugno 2010).
Stockholm-Paris: Interaction as Structure in Sleepwalking Nights on Wide-awake Days
CIARAVOLO, MASSIMO
2012
Abstract
L'articolo discute della ricezione critica del poema di August Strindberg "Notte di sonnambulo a occhi aperti" (1884, 1889), prendendo le distanze dalla gerarchia di valori che qui si è tramandata e affermata: Stoccolma (memoria) come il "quadro" del poema, il suo centro; Parigi (presenza attuale) come la sua "cornice straniera". Il saggio analizza invece l'interazione tra spazio fisico e spazio immaginato, presenza e ricordo, nostalgia e condizione dell'esilio, includendo Parigi, e l'esperienza della modernità che qui si dispiega, nel centro del poema. Il saggio discute anche la valutazione parziale del poema nella tradizione critica e antologica: la breve lirica introduttiva è diventata una gemma della poesia svedese, di frequente antologizzata, ignorando però il suo valore di anticipazione in nuce dell'interazione strutturale tra Parigi e Stoccolma in tutto il poema. Strindberg appare anche in quest'opera come anticipatore del modernismo, in questo caso il modernismo poetico del XX secolo che offre nuove possibilità al genere ibrido del long poem.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.