La letteratura scientifica riporta in modo incontrovertibile che familiarità psichiatrica ed eventi di vita precoci incrementano il rischio di sviluppare psicopatologia durante l’età adulta. In particolare, l’influenza degli eventi di vita durante l’infanzia sembra essere mediata dal Sistema Ipotalamo-Ipofisi-Surrene, che una volta iperattivato durante i processi di sviluppo rimarrebbe permanentemente instabile, vulnerabile o disfunzionale. Tale condizione tuttavia, non sembra essere specificamente correlata ad alcun raggruppamento diagnostico. Le indagini eseguite sugli stili parentali e il temperamento, non hanno portato a risultati univoci, in quanto studi diversi hanno messo in relazione specifici stili parentali e tratti temperamentali a differenti categorie diagnostiche. Per quanto riguarda gli eventi di vita recenti, nonostante siano numerosi gli studi che correlano gli eventi di vita stressanti all’esordio e al decorso delle malattie mentali, una limitazione importante a questa ampia linea di ricerca è l’idiosincrasicità di tali eventi. Ciò comporta che, le persone affette da malattie mentali potrebbero avere esperienze qualitativamente diverse rispetto a soggetti non affetti. Fra i pochi studi che hanno valutato gli aspetti sopra menzionati, nessuno ha utilizzato un approccio transnosografico. Considerare pertanto i sintomi piuttosto che le diagnosi potrebbe risultare un metodo efficace nello studio dei possibili determinanti dei disturbi psichiatrici. Lo scopo del presente contributo è eseguire un’analisi accurata delle possibili relazioni fra familiarità, eventi stressanti, sia infantili che recenti, stili parentali, temperamento, il funzionamento dell’asse HPA, e i sintomi psichiatrici, in un gruppo di pazienti di gravità da moderata a severa, selezionati indipendentemente dalla diagnosi e in un gruppo di soggetti sani di controllo. In base a quanto sopra esposto, si ipotizza che le variabili considerate costituiscano un fattore trasversale nell’ambito di tutte o quasi tutte le patologie psichiatriche e che siano responsabili di una sindrome generale psichiatrica stress-correlata indicativa di una vulnerabilità o di una minore resilienza anch’essa aspecifica.
Familiarità, eventi di vita stressanti, stili parentali,temperamento e asse HPA: i possibili determinanti dei disturbi psichiatrici? / Rotella F.; Fioravanti G.; Castellini G.; Lo Sauro C.; Lelli L.; Pietrini F.; Ricca V.; Pallanti S.; Faravelli C. - STAMPA. - 18:(2012), pp. 103-103. (Intervento presentato al convegno XVI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia tenutosi a ROMA nel 14-18 FEBBRAIO 2012).
Familiarità, eventi di vita stressanti, stili parentali,temperamento e asse HPA: i possibili determinanti dei disturbi psichiatrici?
ROTELLA, FRANCESCO;FIORAVANTI, GIULIA;CASTELLINI, GIOVANNI;LO SAURO, CAROLINA;LELLI, LORENZO;PIETRINI, FRANCESCO;RICCA, VALDO;PALLANTI, STEFANO;FARAVELLI, CARLO
2012
Abstract
La letteratura scientifica riporta in modo incontrovertibile che familiarità psichiatrica ed eventi di vita precoci incrementano il rischio di sviluppare psicopatologia durante l’età adulta. In particolare, l’influenza degli eventi di vita durante l’infanzia sembra essere mediata dal Sistema Ipotalamo-Ipofisi-Surrene, che una volta iperattivato durante i processi di sviluppo rimarrebbe permanentemente instabile, vulnerabile o disfunzionale. Tale condizione tuttavia, non sembra essere specificamente correlata ad alcun raggruppamento diagnostico. Le indagini eseguite sugli stili parentali e il temperamento, non hanno portato a risultati univoci, in quanto studi diversi hanno messo in relazione specifici stili parentali e tratti temperamentali a differenti categorie diagnostiche. Per quanto riguarda gli eventi di vita recenti, nonostante siano numerosi gli studi che correlano gli eventi di vita stressanti all’esordio e al decorso delle malattie mentali, una limitazione importante a questa ampia linea di ricerca è l’idiosincrasicità di tali eventi. Ciò comporta che, le persone affette da malattie mentali potrebbero avere esperienze qualitativamente diverse rispetto a soggetti non affetti. Fra i pochi studi che hanno valutato gli aspetti sopra menzionati, nessuno ha utilizzato un approccio transnosografico. Considerare pertanto i sintomi piuttosto che le diagnosi potrebbe risultare un metodo efficace nello studio dei possibili determinanti dei disturbi psichiatrici. Lo scopo del presente contributo è eseguire un’analisi accurata delle possibili relazioni fra familiarità, eventi stressanti, sia infantili che recenti, stili parentali, temperamento, il funzionamento dell’asse HPA, e i sintomi psichiatrici, in un gruppo di pazienti di gravità da moderata a severa, selezionati indipendentemente dalla diagnosi e in un gruppo di soggetti sani di controllo. In base a quanto sopra esposto, si ipotizza che le variabili considerate costituiscano un fattore trasversale nell’ambito di tutte o quasi tutte le patologie psichiatriche e che siano responsabili di una sindrome generale psichiatrica stress-correlata indicativa di una vulnerabilità o di una minore resilienza anch’essa aspecifica.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.