Sintesi Nella contabilità e nei carteggi dei mercanti toscani del Basso Medioevo è possibile riconoscere accordi contrattuali che regolavano attività simili a quelle del commesso viaggiatore o del rappresentante di commercio. Negli ultimi anni del Trecento Tuccio di Gennaio, in modo abbastanza simile a un attuale commesso viaggiatore, operava nell’area spagnola del Maestrazgo alle dipendenze della Compagnia Datini di Valenza. Con piena discrezionalità di contrattazione acquistava lana visitando i pastori di quella regione. Riceveva un salario più una provvigione e il rimborso delle spese compreso il vitto e l’alloggio. Nei primi anni del Cinquecento, il mercante fiorentino Bernardo dei Bardi, nei suoi viaggi tra Firenze e Costantinopoli, svolgeva qualcosa di molto simile alle attività di un agente di commercio: non era dipendente dai suoi committenti dai quali otteneva una provvigione sulle operazioni concluse. Diversamente d’attuale agente egli serviva più clienti e aveva una certa discrezionalità nel determinare il prezzo dei beni che gli venivano affidati per essere venduti lungo il viaggio e nelle città del Bosforo. Abstract In the account books and in the correspondence of the Tuscan merchants of the late Middle Ages can be identified some contractual agreements regulating activities similar to those of the traveling salesman or the business agent. In the last years of the Fourteenth century, Tuccio di Gennaio, who was employed by the Datini's partnership of Valencia, acted in a rather similar way to a present traveling salesman in the Spanish area of the Maestrazgo: he, with full discretion to bargain, bought wool visiting the shepherds of that region. He received a fixed wage plus a commission and an expenses allowance, including accomodation and meals. In the early Sixteenth century. the Florentine merchant Bernardo dei Bardi,when travelling between Florence and Constantinople, acted very similar to a salesman: he was not employed by his patrons, from whom he got a commission based on the completed transactions. Unlike nowadays sales representatives, he worked for several clients, having a certain degree of discretion in fixing the price of the good entrusted to him to be sold along the journey and in the cities of the Borphorus.

Les précurseurs des voyageurs et représentants de commerce parmi les hommes d'affaires toscans de la Renaissance (fin XIVe-début XVIe siècle) / A. Orlandi. - In: ENTREPRISES ET HISTOIRE. - ISSN 1161-2770. - STAMPA. - 66:(2012), pp. 22-36.

Les précurseurs des voyageurs et représentants de commerce parmi les hommes d'affaires toscans de la Renaissance (fin XIVe-début XVIe siècle)

ORLANDI, ANGELA
2012

Abstract

Sintesi Nella contabilità e nei carteggi dei mercanti toscani del Basso Medioevo è possibile riconoscere accordi contrattuali che regolavano attività simili a quelle del commesso viaggiatore o del rappresentante di commercio. Negli ultimi anni del Trecento Tuccio di Gennaio, in modo abbastanza simile a un attuale commesso viaggiatore, operava nell’area spagnola del Maestrazgo alle dipendenze della Compagnia Datini di Valenza. Con piena discrezionalità di contrattazione acquistava lana visitando i pastori di quella regione. Riceveva un salario più una provvigione e il rimborso delle spese compreso il vitto e l’alloggio. Nei primi anni del Cinquecento, il mercante fiorentino Bernardo dei Bardi, nei suoi viaggi tra Firenze e Costantinopoli, svolgeva qualcosa di molto simile alle attività di un agente di commercio: non era dipendente dai suoi committenti dai quali otteneva una provvigione sulle operazioni concluse. Diversamente d’attuale agente egli serviva più clienti e aveva una certa discrezionalità nel determinare il prezzo dei beni che gli venivano affidati per essere venduti lungo il viaggio e nelle città del Bosforo. Abstract In the account books and in the correspondence of the Tuscan merchants of the late Middle Ages can be identified some contractual agreements regulating activities similar to those of the traveling salesman or the business agent. In the last years of the Fourteenth century, Tuccio di Gennaio, who was employed by the Datini's partnership of Valencia, acted in a rather similar way to a present traveling salesman in the Spanish area of the Maestrazgo: he, with full discretion to bargain, bought wool visiting the shepherds of that region. He received a fixed wage plus a commission and an expenses allowance, including accomodation and meals. In the early Sixteenth century. the Florentine merchant Bernardo dei Bardi,when travelling between Florence and Constantinople, acted very similar to a salesman: he was not employed by his patrons, from whom he got a commission based on the completed transactions. Unlike nowadays sales representatives, he worked for several clients, having a certain degree of discretion in fixing the price of the good entrusted to him to be sold along the journey and in the cities of the Borphorus.
2012
66
22
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A. Orlandi
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