Edifici "ecologici" integrati nel contesto ambientale, realizzati con materiali naturali, che garantiscono riduzione dei consumi energetici e comfort dell'abitare, sfruttano le energie rinnovabili. Rispondono a questi requisiti i due complessi edilizi ad uso residenziale che saranno costruiti a Lacugnano, nel comune di Perugia, e a Gabelletta, nel comune di Terni, secondo i progetti che hanno vinto il concorso di progettazione indetto dalla Regione Umbria nel 2009. Ai bandi hanno risposto 37 gruppi temporanei di progettisti provenienti da tutta Italia, 27 dei quali si sono dedicati all'approfondimento progettuale dell'area nel comune di Perugia. I vincitori, scelti da una Commissione di esperti, sono stati un raggruppamento temporaneo di Milano per l'intervento di Lacugnano, e un raggruppamento temporaneo di Terni per il complesso di Gabelletta. Insieme ai secondi e terzi classificati, sono stati premiati stamani nel corso di un incontro a Palazzo Donini che è stata l'occasione anche per un confronto sulla bioarchitettura e l'edilizia sostenibile. "Per la Regione Umbria - ha sottolineato l'assessore regionale all'Urbanistica e riqualificazione urbana, Silvano Rometti, che ha consegnato gli attestati - la sostenibilità ambientale degli edifici, la bioarchitettura e la riqualificazione delle aree urbane rappresentano una scelta strategica. È in questa direzione che si muovono le politiche abitative regionali". "Nel Piano casa - ha spiegato - abbiamo previsto modifiche che saranno in grado di imprimere un'ulteriore spinta sia al rilancio del settore delle costruzioni sia allo sviluppo della bioedilizia e alla riqualificazione urbana. Stiamo lavorando, inoltre, al riordino della normativa in campo edilizio ed urbanistico". "La sfida che ci poniamo è quella di coniugare qualità architettonica e sostenibilità ambientale - ha concluso Rometti - Un binomio che teniamo presente negli interventi di riqualificazione urbana, necessari anche in Umbria, nonostante siano stati commessi meno errori che altrove".

concorso in bioarchitettura / M. Sala. - STAMPA. - (2010), pp. 24-25.

concorso in bioarchitettura

SALA, MARCO
2010

Abstract

Edifici "ecologici" integrati nel contesto ambientale, realizzati con materiali naturali, che garantiscono riduzione dei consumi energetici e comfort dell'abitare, sfruttano le energie rinnovabili. Rispondono a questi requisiti i due complessi edilizi ad uso residenziale che saranno costruiti a Lacugnano, nel comune di Perugia, e a Gabelletta, nel comune di Terni, secondo i progetti che hanno vinto il concorso di progettazione indetto dalla Regione Umbria nel 2009. Ai bandi hanno risposto 37 gruppi temporanei di progettisti provenienti da tutta Italia, 27 dei quali si sono dedicati all'approfondimento progettuale dell'area nel comune di Perugia. I vincitori, scelti da una Commissione di esperti, sono stati un raggruppamento temporaneo di Milano per l'intervento di Lacugnano, e un raggruppamento temporaneo di Terni per il complesso di Gabelletta. Insieme ai secondi e terzi classificati, sono stati premiati stamani nel corso di un incontro a Palazzo Donini che è stata l'occasione anche per un confronto sulla bioarchitettura e l'edilizia sostenibile. "Per la Regione Umbria - ha sottolineato l'assessore regionale all'Urbanistica e riqualificazione urbana, Silvano Rometti, che ha consegnato gli attestati - la sostenibilità ambientale degli edifici, la bioarchitettura e la riqualificazione delle aree urbane rappresentano una scelta strategica. È in questa direzione che si muovono le politiche abitative regionali". "Nel Piano casa - ha spiegato - abbiamo previsto modifiche che saranno in grado di imprimere un'ulteriore spinta sia al rilancio del settore delle costruzioni sia allo sviluppo della bioedilizia e alla riqualificazione urbana. Stiamo lavorando, inoltre, al riordino della normativa in campo edilizio ed urbanistico". "La sfida che ci poniamo è quella di coniugare qualità architettonica e sostenibilità ambientale - ha concluso Rometti - Un binomio che teniamo presente negli interventi di riqualificazione urbana, necessari anche in Umbria, nonostante siano stati commessi meno errori che altrove".
2010
M. Sala
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