Scopo del lavoro: Presentare i risultati della pieloplastica videolaparoscopica sec. Anderson Hynes tran speritoneale per il trattamento della stenosi del giunto pieloureterale (SGPU), condotta su 84 pazienti in 5 anni. Materiali e metodi: Nel periodo compreso tra marzo 2005 e marzo 2010, 84 pazienti, 40 maschi, 44 femmine (età media 32, range 1759) con diagnosi incidentale o sintomatica di SGPU, sono stati sottoposti ad intervento di pieloplastica laparoscopica transperitoneale sec. Anderson Hynes. In 8/84 (9.5%) casi è stato adottato un approccio transmesocolico. In tutti i pazienti è stato utilizzato l’approccio con 35 porte di cui una da 12 mm (trocar di Hasson ombelicale/paraombelicale) e 24 porte da 5 mm. Lo stent doppio J è stato posizionato per via anterograda durante l’esecuzione dell’intervento, al termine della sutura del piatto posteriore dell’anastomosi. L’anastomosi è stata confezionata con sutura Vicryl 50. Risultati: Il tempo operatorio medio è stato di 145 min (90390). Complessivamente, 16 pazienti (16/84, 19%) presentavano un vaso anomalo che ha richiesto la trasposizione in 13 casi (13/16, 81%) e 7 avevano litiasi associata (7/84, 8.3%). Nessuna conversione open delle procedure è stata richiesta. Il tempo medio di inserimento dello stent è risultato di 7 min (322 min), risultando correttamente posizionato in 83/84 casi (98.8%). La degenza ospedaliera media è stata di 4 giorni (310); abbiamo riportato 4 complicanze postoperatorie (4/84, 4.7%): perdita prolungata dal drenaggio in 2 casi, un caso di broncopolmonite trattata con antibiotici, un’emorragia sottoglissoniana, originata da un’emangioma epatico, trattata conservativamente senza la necessità di emotrasfusioni e dimissione in VII giornata postoperatoria. Ad un follow-up medio (range) di 30 (162) mesi il successo della procedura, inteso come miglioramento morfofunzionale, con assenza o riduzione dell’idronefrosi, in paziente asintomatico, è stato del 97.7% . In 2 pazienti (2/84, 2.3%) si è osservata una recidiva, in entrambi i casi trattata con intervento di endopielotomia. Discussione: La pieloplastica videolaparoscpica sec.Anderson Hynes rappresenta il gold standard per il trattamento della SGPU, essa infatti presenta risultati sovrapponibili a quelli che si ottengono con la tecnica open, con i vantaggi della chirurgia miniinvasiva. Messaggio conclusivo: La nostra casistica evidenzia una bassa incidenza di complicanze postoperatorie e l’assenza di conversioni in open. Inoltre, seppure con follow-up a medio termine, si conferma l’efficacia di questa tecnica, in termini di risoluzione del quadro morfofunzionale e della sintomatologia clinica, con un tasso di successo della procedura pari al 97.7%

PIELOPLASTICA LAPAROSCOPICA TRANS PERITONEALE SEC. ANDERSON HYNES:5 ANNI DI ESPERIENZA / A. Tuccio; A. Minervini; G. Siena; L. Masieri; G. Vittori; A. Lapini; M. A. Rossetti; A. Mantella; S. Serni; M. Carini. - STAMPA. - Atti 83° Congresso SIU:(2010), pp. 110-110. (Intervento presentato al convegno 83° Congresso Nazionale SIU tenutosi a Milano nel 17-20 ottobre).

PIELOPLASTICA LAPAROSCOPICA TRANS PERITONEALE SEC. ANDERSON HYNES:5 ANNI DI ESPERIENZA

MINERVINI, ANDREA;L. Masieri;SERNI, SERGIO;CARINI, MARCO
2010

Abstract

Scopo del lavoro: Presentare i risultati della pieloplastica videolaparoscopica sec. Anderson Hynes tran speritoneale per il trattamento della stenosi del giunto pieloureterale (SGPU), condotta su 84 pazienti in 5 anni. Materiali e metodi: Nel periodo compreso tra marzo 2005 e marzo 2010, 84 pazienti, 40 maschi, 44 femmine (età media 32, range 1759) con diagnosi incidentale o sintomatica di SGPU, sono stati sottoposti ad intervento di pieloplastica laparoscopica transperitoneale sec. Anderson Hynes. In 8/84 (9.5%) casi è stato adottato un approccio transmesocolico. In tutti i pazienti è stato utilizzato l’approccio con 35 porte di cui una da 12 mm (trocar di Hasson ombelicale/paraombelicale) e 24 porte da 5 mm. Lo stent doppio J è stato posizionato per via anterograda durante l’esecuzione dell’intervento, al termine della sutura del piatto posteriore dell’anastomosi. L’anastomosi è stata confezionata con sutura Vicryl 50. Risultati: Il tempo operatorio medio è stato di 145 min (90390). Complessivamente, 16 pazienti (16/84, 19%) presentavano un vaso anomalo che ha richiesto la trasposizione in 13 casi (13/16, 81%) e 7 avevano litiasi associata (7/84, 8.3%). Nessuna conversione open delle procedure è stata richiesta. Il tempo medio di inserimento dello stent è risultato di 7 min (322 min), risultando correttamente posizionato in 83/84 casi (98.8%). La degenza ospedaliera media è stata di 4 giorni (310); abbiamo riportato 4 complicanze postoperatorie (4/84, 4.7%): perdita prolungata dal drenaggio in 2 casi, un caso di broncopolmonite trattata con antibiotici, un’emorragia sottoglissoniana, originata da un’emangioma epatico, trattata conservativamente senza la necessità di emotrasfusioni e dimissione in VII giornata postoperatoria. Ad un follow-up medio (range) di 30 (162) mesi il successo della procedura, inteso come miglioramento morfofunzionale, con assenza o riduzione dell’idronefrosi, in paziente asintomatico, è stato del 97.7% . In 2 pazienti (2/84, 2.3%) si è osservata una recidiva, in entrambi i casi trattata con intervento di endopielotomia. Discussione: La pieloplastica videolaparoscpica sec.Anderson Hynes rappresenta il gold standard per il trattamento della SGPU, essa infatti presenta risultati sovrapponibili a quelli che si ottengono con la tecnica open, con i vantaggi della chirurgia miniinvasiva. Messaggio conclusivo: La nostra casistica evidenzia una bassa incidenza di complicanze postoperatorie e l’assenza di conversioni in open. Inoltre, seppure con follow-up a medio termine, si conferma l’efficacia di questa tecnica, in termini di risoluzione del quadro morfofunzionale e della sintomatologia clinica, con un tasso di successo della procedura pari al 97.7%
2010
Atti 83° Congresso SIU
83° Congresso Nazionale SIU
Milano
A. Tuccio; A. Minervini; G. Siena; L. Masieri; G. Vittori; A. Lapini; M. A. Rossetti; A. Mantella; S. Serni; M. Carini
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