Scopo del lavoro: Il carcinoma renale cromofobo (ChRCC) rappresenta il 5% di tutte le neoplasie renali. Poche evidenze sono disponibili sulla prognosi di questo istotipo tumorale. Scopo del lavoro è stato analizzare i fattori prognostici del ChRCC analizzando il database del progetto Surveillance And Treatment Update on Renal Neoplasms (SATURN). Materiali e metodi: Il database SATURN include 5463 pazienti sottoposti a chirurgia radicale o conservativa per RCC in 16 centri italiani tra il 1995 ed il 2007. 291 pazienti presentavano una diagnosi istologica di ChRCC e sono stati inclusi in questa analisi. È stata eseguita una chart-review con raccolta delle variabili anagrafiche, cliniche, patologiche e chirurgiche, al fine di identificare i fattori prognostici per la sopravvivenza cancro-specifica (CSS). La linfodenectomia è stata eseguita solo in presenza di evidenza radiologica o intraoperatoria di linfoadenopatia. L’analisi statistica, eseguita con software SPSS, ha incluso analisi univariata e multivariata secondo modelli di regressione di Cox, analisi di sopravvivenza sec. Kaplan-Meier e log-rank test (p<0.05). Risultati: Sono state eseguite 188 (64.6%) nefrectomie radicali e 103 (35.4%) nefrectomie parziali. La linfadenectomia è stata eseguita in 103 pazienti (35.4%). Una neoplasia organo-confinata è stata riscontrata in 245 casi (84.2%) di cui 109 (37.5%), 92 (31.6%) e 44 (15.1%) sono risultati rispettivamente pT1a, pT1b e pT2. Il diametro patologico medio è risultato 5.5 ± 3.2 cm. 194 pazienti (71.8%) presentavano una diagnosi incidentale. 175 pazienti (60.1%) presentavano una malattia di basso grado (Fuhrman I-II). Metastasi linfonodali sono state riscontrate all’istologia in 4 pazienti (1.7%) e metastasi a distanza alla diagnosi in 4 pazienti (1.3%). Con un follow-up medio di 44 ± 22.3 mesi, 18 pazienti (6.2%) sono morti per progressione di malattia. La CSS a 5 e 10 anni è risultata 93% e 88.9%. All’analisi multivariata sono risultate significativamente associate alla CSS lo stadio clinico, la presenza di metastasi, e la differenziazione sarcomatoide. Il grado di Fuhrman non è risultato un fattore prognostico indipendente per la CSS (p=0.68). Messaggio conclusivo: Il ChRCC è caratterizzato da scarsa aggressività clinica. Lo stadio TNM e la presenza di differenziazione sarcomatoide hanno un ruolo prognostico indipendente

ANALISI DEI FATTORI PROGNOSTICI DEL CARCINOMA RENALE CROMOFOBO:RISULTATI DI UNO STUDIO ITALIANO MULTICENTRICO / A. Volpe; M. Billia; C. Terrone; G. Martorana; A. Antonelli; C. Simeone; S. Cosciani Cunico; A. Minervini; A. Simonato; G. Carmignani; R. Bertini; G. Novara; F. Zattoni; F. Valotto; V. Mirone; V. Ficarra. - STAMPA. - Atti 83° Congresso SIU:(2010), pp. 179-179. (Intervento presentato al convegno 83° Congresso Nazionale SIU tenutosi a Milano nel 17-20 ottobre).

ANALISI DEI FATTORI PROGNOSTICI DEL CARCINOMA RENALE CROMOFOBO:RISULTATI DI UNO STUDIO ITALIANO MULTICENTRICO

MINERVINI, ANDREA;
2010

Abstract

Scopo del lavoro: Il carcinoma renale cromofobo (ChRCC) rappresenta il 5% di tutte le neoplasie renali. Poche evidenze sono disponibili sulla prognosi di questo istotipo tumorale. Scopo del lavoro è stato analizzare i fattori prognostici del ChRCC analizzando il database del progetto Surveillance And Treatment Update on Renal Neoplasms (SATURN). Materiali e metodi: Il database SATURN include 5463 pazienti sottoposti a chirurgia radicale o conservativa per RCC in 16 centri italiani tra il 1995 ed il 2007. 291 pazienti presentavano una diagnosi istologica di ChRCC e sono stati inclusi in questa analisi. È stata eseguita una chart-review con raccolta delle variabili anagrafiche, cliniche, patologiche e chirurgiche, al fine di identificare i fattori prognostici per la sopravvivenza cancro-specifica (CSS). La linfodenectomia è stata eseguita solo in presenza di evidenza radiologica o intraoperatoria di linfoadenopatia. L’analisi statistica, eseguita con software SPSS, ha incluso analisi univariata e multivariata secondo modelli di regressione di Cox, analisi di sopravvivenza sec. Kaplan-Meier e log-rank test (p<0.05). Risultati: Sono state eseguite 188 (64.6%) nefrectomie radicali e 103 (35.4%) nefrectomie parziali. La linfadenectomia è stata eseguita in 103 pazienti (35.4%). Una neoplasia organo-confinata è stata riscontrata in 245 casi (84.2%) di cui 109 (37.5%), 92 (31.6%) e 44 (15.1%) sono risultati rispettivamente pT1a, pT1b e pT2. Il diametro patologico medio è risultato 5.5 ± 3.2 cm. 194 pazienti (71.8%) presentavano una diagnosi incidentale. 175 pazienti (60.1%) presentavano una malattia di basso grado (Fuhrman I-II). Metastasi linfonodali sono state riscontrate all’istologia in 4 pazienti (1.7%) e metastasi a distanza alla diagnosi in 4 pazienti (1.3%). Con un follow-up medio di 44 ± 22.3 mesi, 18 pazienti (6.2%) sono morti per progressione di malattia. La CSS a 5 e 10 anni è risultata 93% e 88.9%. All’analisi multivariata sono risultate significativamente associate alla CSS lo stadio clinico, la presenza di metastasi, e la differenziazione sarcomatoide. Il grado di Fuhrman non è risultato un fattore prognostico indipendente per la CSS (p=0.68). Messaggio conclusivo: Il ChRCC è caratterizzato da scarsa aggressività clinica. Lo stadio TNM e la presenza di differenziazione sarcomatoide hanno un ruolo prognostico indipendente
2010
Atti 83° Congresso SIU
83° Congresso Nazionale SIU
Milano
A. Volpe; M. Billia; C. Terrone; G. Martorana; A. Antonelli; C. Simeone; S. Cosciani Cunico; A. Minervini; A. Simonato; G. Carmignani; R. Bertini; G. Novara; F. Zattoni; F. Valotto; V. Mirone; V. Ficarra
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