Scopo del lavoro L’endometriosi è una patologia cronica complessa caratterizzata dalla disseminazione di tessuto endometriale attivo al di fuori della cavità uterina. In circa il 10% dei casi l’endometriosi può coinvolgere anche l’ultimo tratto intestinale e/o il basso apparato urinario, richiedendo un approccio terapeutico multidisciplinare. Presentiamo un caso di endometriosi pelvica profonda con coinvolgimento vescicale localizzato a livello trigonale e dell’uretere pelvico trattato mediante cistectomia parziale ed ureterolisi laparoscopica condotta fino al tratto intramurale. Materiali e metodi Paziente di 35 anni affetta da dismenorrea severa, dispareunia e disturbi urinari aspecifici da circa 8 anni accentuatisi negli ultimi mesi, per cui era stata posta diagnosi di endometriosi pelvica profonda. L’iter diagnostico ha compreso: Eco transvaginale, RMN, isterosalpingografia, colonscopia e cistoscopia con evidenza di nodulo di 3 cm coinvolgente la parete vescicale posteriore a tutto spessore in regione trigonale e sopratrigonale senza evidenza di coinvolgimento ureterale. Ulteriore nodulo di 4 cm in sede pararettale sinistra. Disomogeneità dei tessuti molli paracervicali di sinistra indissociabili dalla cervice uterina e nodulo ovarico sinistro. È stato eseguito intervento di cistectomia parziale vlp con asportazione dei noduli vescicale ed ovarico. Al termine della cistectomia parziale, nonostante la presenza del getto ureterale, si è preferito posizionare uno stent ureterale doppio J per proteggere l’uretere durante la raffia vescicale con evidenza di ostacolo invalicabile nel tratto terminale dell’uretere. Si è quindi proceduto ad isolamento dell’uretere lombare fino al tratto pelvico intramurale con asportazione del tessuto fibroso aderenziale paracervicale. Successivo posizionamento dello stent ureterale doppio J. Cistorrafia a punti staccati Vycril 2/0. Risultati Tempo operatorio 240 minuti. Non sono state riscontrate complicanze intra- o perioperatorie. Drenaggio rimosso in VII con conseguente dimissione. Catetere vescicale rimosso in XIV senza esecuzione di cistografia. Stent ureterale rimosso a 4 settimane dall’intervento. Ad un follow-up di 6 mesi la paziente è asintomatica. Discussione L’approccio chirurgico laparoscopico con asportazione del nodulo di adenomiosi uterina infiltrante il muscolo detrusore e spesso la mucosa vescicale è da considerarsi l’approccio di scelta. L’asportazione per via endoscopica transuretrale è da sconsigliare a fini sia diagnostici sia terapeutici. In caso di coinvolgimento ureterale di tipo infiltrativo l’intervento deve prevedere il reimpianto ureterale, mentre se l’uretere è interessato per via estrinseca si può eseguire una ureterolisi. Messaggio conclusivo Il trattamento laparoscopico dell’endometriosi è fattibile anche in casi di coinvolgimento trigonale e periureterale. L’escissione a tutto spessore della parete vescicale interessata rappresenta la tecnica di scelta.

TRATTAMENTO VIDEOLAPAROSCOPICO DI ENDOMETRIOSI VESCICALE TRIGONALE CON COINVOLGIMENTO AB ESTRINSECO DELL’URETERE PELVICO : PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO / A. Tuccio; M. Coccia; O. Saleh; I. D’Amato; A. Sebastianelli; M. Lanciotti; S. Serni; G. Scarselli; M. Carini; A. Minervini. - STAMPA. - Atti 84° Congreso SIU:(2011), pp. 260-261. (Intervento presentato al convegno 84° Congresso SIU tenutosi a Roma nel 23-26 ottobre).

TRATTAMENTO VIDEOLAPAROSCOPICO DI ENDOMETRIOSI VESCICALE TRIGONALE CON COINVOLGIMENTO AB ESTRINSECO DELL’URETERE PELVICO : PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO

COCCIA, MARIA ELISABETTA;LANCIOTTI, MICHELE;SERNI, SERGIO;CARINI, MARCO;MINERVINI, ANDREA
2011

Abstract

Scopo del lavoro L’endometriosi è una patologia cronica complessa caratterizzata dalla disseminazione di tessuto endometriale attivo al di fuori della cavità uterina. In circa il 10% dei casi l’endometriosi può coinvolgere anche l’ultimo tratto intestinale e/o il basso apparato urinario, richiedendo un approccio terapeutico multidisciplinare. Presentiamo un caso di endometriosi pelvica profonda con coinvolgimento vescicale localizzato a livello trigonale e dell’uretere pelvico trattato mediante cistectomia parziale ed ureterolisi laparoscopica condotta fino al tratto intramurale. Materiali e metodi Paziente di 35 anni affetta da dismenorrea severa, dispareunia e disturbi urinari aspecifici da circa 8 anni accentuatisi negli ultimi mesi, per cui era stata posta diagnosi di endometriosi pelvica profonda. L’iter diagnostico ha compreso: Eco transvaginale, RMN, isterosalpingografia, colonscopia e cistoscopia con evidenza di nodulo di 3 cm coinvolgente la parete vescicale posteriore a tutto spessore in regione trigonale e sopratrigonale senza evidenza di coinvolgimento ureterale. Ulteriore nodulo di 4 cm in sede pararettale sinistra. Disomogeneità dei tessuti molli paracervicali di sinistra indissociabili dalla cervice uterina e nodulo ovarico sinistro. È stato eseguito intervento di cistectomia parziale vlp con asportazione dei noduli vescicale ed ovarico. Al termine della cistectomia parziale, nonostante la presenza del getto ureterale, si è preferito posizionare uno stent ureterale doppio J per proteggere l’uretere durante la raffia vescicale con evidenza di ostacolo invalicabile nel tratto terminale dell’uretere. Si è quindi proceduto ad isolamento dell’uretere lombare fino al tratto pelvico intramurale con asportazione del tessuto fibroso aderenziale paracervicale. Successivo posizionamento dello stent ureterale doppio J. Cistorrafia a punti staccati Vycril 2/0. Risultati Tempo operatorio 240 minuti. Non sono state riscontrate complicanze intra- o perioperatorie. Drenaggio rimosso in VII con conseguente dimissione. Catetere vescicale rimosso in XIV senza esecuzione di cistografia. Stent ureterale rimosso a 4 settimane dall’intervento. Ad un follow-up di 6 mesi la paziente è asintomatica. Discussione L’approccio chirurgico laparoscopico con asportazione del nodulo di adenomiosi uterina infiltrante il muscolo detrusore e spesso la mucosa vescicale è da considerarsi l’approccio di scelta. L’asportazione per via endoscopica transuretrale è da sconsigliare a fini sia diagnostici sia terapeutici. In caso di coinvolgimento ureterale di tipo infiltrativo l’intervento deve prevedere il reimpianto ureterale, mentre se l’uretere è interessato per via estrinseca si può eseguire una ureterolisi. Messaggio conclusivo Il trattamento laparoscopico dell’endometriosi è fattibile anche in casi di coinvolgimento trigonale e periureterale. L’escissione a tutto spessore della parete vescicale interessata rappresenta la tecnica di scelta.
2011
Atti 84° Congresso SIU
84° Congresso SIU
Roma
A. Tuccio; M. Coccia; O. Saleh; I. D’Amato; A. Sebastianelli; M. Lanciotti; S. Serni; G. Scarselli; M. Carini; A. Minervini
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