Scopo del lavoro: Analisi retrospettiva dei risultati percepiti sulla Qualità di Vita, in relazione al disturbo prevalente, in un gruppo di pazienti sottoposte a differenti procedure per correzione di prolasso anteriore di vagina ad un follow up minimo di 12 mesi, mirata ad una verifica delle variazioni di tali risultati in ordine alle variabili età dei soggetti e via d’accesso alla procedura. Materiali e metodi: Si è proceduto ad una verifica dei punteggi ricavati da questionari PFQI 7 autocompilati e raccolti nel biennio 2007 2008 riguardanti 40 pazienti sottoposte a correzione chirurgica di prolasso anteriore di vagina di grado III HWS (Cistocele con o senza Incontinenza Urinaria). Alle pazienti è stato richiesto di compilare il questionario pre operatoriamente e al follow up annuale. I dati raccolti sono poi stati suddivisi per classe d’età delle pazienti e via di accesso chirurgica risultando in quattro gruppi così distribuiti: Aa, pazienti di età <60anni (approccio addominale) Av, pazienti di età <60anni (approccio vaginale) Ba, pazienti di età >60anni (approccio addominale) Bv, pazienti di età >60anni (approccio vaginale) È stato quindi effettuato un confronto fra le medie dei punteggi totali e parziali (per gruppo di sintomi) mediante analisi di varianza, t di Student e test di correlazione. Risultati: La differenza statisticamente più significativa (,000) è stata raggiunta nel confronto dei punteggi del terzo settore (disturbi genitali) nel gruppo delle pazienti più giovani operate per via addominale (Aa). In questo stesso gruppo una elevata significatività si è ottenuta per quanto riguarda i punteggi del primo settore (disturbi urinari)(,001) ed i totali (,002). Nel gruppo delle pazienti più anziane la differenza statisticamente più rilevante (,002) si è riscontrata nel gruppo Bv per il primo settore (disturbi urinari). Discussione: I limiti di numerosità della casistica presentata non consentono considerazioni conclusive ma il metodo, adottato già da alcuni anni, fornisce elementi di valutazione che prescindono dal risultato chirurgico: i punteggi ottenuti nelle pazienti più giovani che hanno ricevuto un approccio addominale sono sensibilmente migliori nella nostra esperienza rispetto alla coeve operate per via vaginale. Nelle pazienti più anziane, invece, è interessante rilevare il basso punteggio, già nel pre operatorio, nel terzo settore (disturbi genitali) ed il buon risultato percepito sui disturbi urinari (prevalenti) anche con la chirurgia vaginale. Messaggio conclusivo: La qualità di vita percepita, nel quotidiano delle donne che si sottopongono a chirurgia del prolasso genitale, rappresenta il primo argomento che ci si trova ad affrontare nel follow up di questa attività. La sua valutazione pre operatoria può aiutare nella gestione delle pazienti fin dall’indicazione al tipo di procedura da adottare.

CONFRONTO FRA RISULTATI PERCEPITI IN UN FOLLOW UP A 12 MESI DI PAZIENTI SOTTOPOSTE A CHIRURGIA PER PROLASSO ANTERIORE DI VAGINA / A. Tosto; M.A. Rossetti; A. Mantella; A. Minervini; L. Masieri; S. Serni; M. Carini.. - STAMPA. - Atti 82° Congresso SIU:(2009), pp. P157-P157. (Intervento presentato al convegno 82° Congresso SIU tenutosi a Rimini nel 4-7 ottobre).

CONFRONTO FRA RISULTATI PERCEPITI IN UN FOLLOW UP A 12 MESI DI PAZIENTI SOTTOPOSTE A CHIRURGIA PER PROLASSO ANTERIORE DI VAGINA

MINERVINI, ANDREA;L. Masieri;SERNI, SERGIO;CARINI, MARCO
2009

Abstract

Scopo del lavoro: Analisi retrospettiva dei risultati percepiti sulla Qualità di Vita, in relazione al disturbo prevalente, in un gruppo di pazienti sottoposte a differenti procedure per correzione di prolasso anteriore di vagina ad un follow up minimo di 12 mesi, mirata ad una verifica delle variazioni di tali risultati in ordine alle variabili età dei soggetti e via d’accesso alla procedura. Materiali e metodi: Si è proceduto ad una verifica dei punteggi ricavati da questionari PFQI 7 autocompilati e raccolti nel biennio 2007 2008 riguardanti 40 pazienti sottoposte a correzione chirurgica di prolasso anteriore di vagina di grado III HWS (Cistocele con o senza Incontinenza Urinaria). Alle pazienti è stato richiesto di compilare il questionario pre operatoriamente e al follow up annuale. I dati raccolti sono poi stati suddivisi per classe d’età delle pazienti e via di accesso chirurgica risultando in quattro gruppi così distribuiti: Aa, pazienti di età <60anni (approccio addominale) Av, pazienti di età <60anni (approccio vaginale) Ba, pazienti di età >60anni (approccio addominale) Bv, pazienti di età >60anni (approccio vaginale) È stato quindi effettuato un confronto fra le medie dei punteggi totali e parziali (per gruppo di sintomi) mediante analisi di varianza, t di Student e test di correlazione. Risultati: La differenza statisticamente più significativa (,000) è stata raggiunta nel confronto dei punteggi del terzo settore (disturbi genitali) nel gruppo delle pazienti più giovani operate per via addominale (Aa). In questo stesso gruppo una elevata significatività si è ottenuta per quanto riguarda i punteggi del primo settore (disturbi urinari)(,001) ed i totali (,002). Nel gruppo delle pazienti più anziane la differenza statisticamente più rilevante (,002) si è riscontrata nel gruppo Bv per il primo settore (disturbi urinari). Discussione: I limiti di numerosità della casistica presentata non consentono considerazioni conclusive ma il metodo, adottato già da alcuni anni, fornisce elementi di valutazione che prescindono dal risultato chirurgico: i punteggi ottenuti nelle pazienti più giovani che hanno ricevuto un approccio addominale sono sensibilmente migliori nella nostra esperienza rispetto alla coeve operate per via vaginale. Nelle pazienti più anziane, invece, è interessante rilevare il basso punteggio, già nel pre operatorio, nel terzo settore (disturbi genitali) ed il buon risultato percepito sui disturbi urinari (prevalenti) anche con la chirurgia vaginale. Messaggio conclusivo: La qualità di vita percepita, nel quotidiano delle donne che si sottopongono a chirurgia del prolasso genitale, rappresenta il primo argomento che ci si trova ad affrontare nel follow up di questa attività. La sua valutazione pre operatoria può aiutare nella gestione delle pazienti fin dall’indicazione al tipo di procedura da adottare.
2009
Atti 82° Congresso SIU
82° Congresso SIU
Rimini
A. Tosto; M.A. Rossetti; A. Mantella; A. Minervini; L. Masieri; S. Serni; M. Carini.
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