SCOPO DEL LAVORO: Valutazione anatomopatologica dell'invasione dell'apice prostatico come fattore prognostico indipendente di progressione della malattia in pazienti con tumore prostatico clinicamente localizzato sottoposti a prostatectomia radicale. MATERIALE E METODI: Sono stati valutati retrospettivamente 566 pazienti consecutivi sottoposti a prostatectomia radicale retropubica anterograda. La prostata è stata analizzata in sezioni parallele di 24 mm perpendicolari all'uretra; il coinvolgimento dell'apice prostatico, valutato separatamente, è stato definito come presenza di estensione neoplastica negli 8 mm distali della prostata. In presenza di positività linfonodale è stata intrapresa ormonoterapia adiuvante precoce. La ripresa biochimica di malattia è stata definita come il rilievo di due misurazioni consecutive di PSA superiore a 0.2 ng/ml. L'analisi statistica è stata eseguita con metodo KaplanMeier per la valutazione della ripresa biochimica di malattia, con il logrank test per stimare la significatività delle variabili considerate (coinvolgimento dell'apice, PSA preoperatorio, Gleason Score, stadio patologico e studio dei margini chirurgici) e con l'analisi multivariata di Cox per la stima dell'indipendenza statistica delle singole variabili. RISULTATI: Il coinvolgimento dell'apice (apice +) è stato riscontrato in 395 pazienti (60.9%). La media (range) del follow up è di 26.5 mesi (384). La sopravvivenza libera da ripresa biochimica di malattia a 36 mesi per i pazienti N0 con apice+ e apice è risultata rispettivamente di 52.6% e 71.0% (p=00162). Le curve di sopravvivenza, confrontate sulla base dello stadio(pT2, pT3a, pT3b, pT4), Gleason score (<7 vs 7 vs >7), PSA preoperatorio (<10 vs 1020 vs >20) e stato dei margini chirurgici (positivi vs negativi), sono risultate statisticamente significative, rispettivamente con p<0.001, p<0.001, p<0.001 e p=0.008. L'interessamento dell'apice prostatico, valutato con l'analisi multivariata di Cox, è risultato fattore prognostico indipendente di progressione tumorale (p=0.0411) con un aumentato rischio di ripresa biochimica di malattia di 2.182 volte rispetto agli apice . DISCUSSIONE: L'apice prostatico rappresenta un elemento di fondamentale importanza in corso di prostatectomia radicale per le implicazioni sia oncologiche che funzionali. L'assenza di una capsula ben definita e l'invasione tumorale in tale sede aumentano il rischio di una sottostadiazione anatomopatologica nonchè di ripresa biochimica di malattia. MESSAGGIO CONCLUSIVO: Il coinvolgimento tumorale dell'apice prostatico rappresenta un fattore di rischio indipendente di ripresa biochimica di malattia. La valutazione anatomopatologica dell'apice può essere utile nell'identificazione del rischio di progressione e nella pianificazione di eventuali terapie adiuvanti.

IL COINVOLGIMENTO NEOPLASTICO DELL' APICE PROSTATICO È UN FATTORE PROGNOSTICO INDIPENDENTE DI PROGRESSIONE DI MALATTIA DOPO PROSTATECTOMIA RADICALE / L. Masieri; S. Serni; F. Lanzi; N. Tosi; M. Lanciotti; G. Nesi; A. Minervini; M. Carini. - STAMPA. - Atti Congresso del Centenario SIU:(2008), pp. 166-166. (Intervento presentato al convegno Congresso del Centenario SIu tenutosi a Roma nel 22-26 settembre).

IL COINVOLGIMENTO NEOPLASTICO DELL' APICE PROSTATICO È UN FATTORE PROGNOSTICO INDIPENDENTE DI PROGRESSIONE DI MALATTIA DOPO PROSTATECTOMIA RADICALE

L. Masieri;SERNI, SERGIO;LANCIOTTI, MICHELE;MINERVINI, ANDREA;CARINI, MARCO
2008

Abstract

SCOPO DEL LAVORO: Valutazione anatomopatologica dell'invasione dell'apice prostatico come fattore prognostico indipendente di progressione della malattia in pazienti con tumore prostatico clinicamente localizzato sottoposti a prostatectomia radicale. MATERIALE E METODI: Sono stati valutati retrospettivamente 566 pazienti consecutivi sottoposti a prostatectomia radicale retropubica anterograda. La prostata è stata analizzata in sezioni parallele di 24 mm perpendicolari all'uretra; il coinvolgimento dell'apice prostatico, valutato separatamente, è stato definito come presenza di estensione neoplastica negli 8 mm distali della prostata. In presenza di positività linfonodale è stata intrapresa ormonoterapia adiuvante precoce. La ripresa biochimica di malattia è stata definita come il rilievo di due misurazioni consecutive di PSA superiore a 0.2 ng/ml. L'analisi statistica è stata eseguita con metodo KaplanMeier per la valutazione della ripresa biochimica di malattia, con il logrank test per stimare la significatività delle variabili considerate (coinvolgimento dell'apice, PSA preoperatorio, Gleason Score, stadio patologico e studio dei margini chirurgici) e con l'analisi multivariata di Cox per la stima dell'indipendenza statistica delle singole variabili. RISULTATI: Il coinvolgimento dell'apice (apice +) è stato riscontrato in 395 pazienti (60.9%). La media (range) del follow up è di 26.5 mesi (384). La sopravvivenza libera da ripresa biochimica di malattia a 36 mesi per i pazienti N0 con apice+ e apice è risultata rispettivamente di 52.6% e 71.0% (p=00162). Le curve di sopravvivenza, confrontate sulla base dello stadio(pT2, pT3a, pT3b, pT4), Gleason score (<7 vs 7 vs >7), PSA preoperatorio (<10 vs 1020 vs >20) e stato dei margini chirurgici (positivi vs negativi), sono risultate statisticamente significative, rispettivamente con p<0.001, p<0.001, p<0.001 e p=0.008. L'interessamento dell'apice prostatico, valutato con l'analisi multivariata di Cox, è risultato fattore prognostico indipendente di progressione tumorale (p=0.0411) con un aumentato rischio di ripresa biochimica di malattia di 2.182 volte rispetto agli apice . DISCUSSIONE: L'apice prostatico rappresenta un elemento di fondamentale importanza in corso di prostatectomia radicale per le implicazioni sia oncologiche che funzionali. L'assenza di una capsula ben definita e l'invasione tumorale in tale sede aumentano il rischio di una sottostadiazione anatomopatologica nonchè di ripresa biochimica di malattia. MESSAGGIO CONCLUSIVO: Il coinvolgimento tumorale dell'apice prostatico rappresenta un fattore di rischio indipendente di ripresa biochimica di malattia. La valutazione anatomopatologica dell'apice può essere utile nell'identificazione del rischio di progressione e nella pianificazione di eventuali terapie adiuvanti.
2008
Atti del Centenario SIU
Congresso del Centenario SIu
Roma
L. Masieri; S. Serni; F. Lanzi; N. Tosi; M. Lanciotti; G. Nesi; A. Minervini; M. Carini
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
c170-2008.pdf

accesso aperto

Tipologia: Pdf editoriale (Version of record)
Licenza: Open Access
Dimensione 1.19 MB
Formato Adobe PDF
1.19 MB Adobe PDF

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/679161
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact