INTRODUZIONE Lo scopo del presente studio è stata l'analisi del possibile ruolo predittivo di ripresa biochimica di malattia dell'invasione perineurale (PNI) valutata sullo specimen anatomopatologico di pazienti sottoposti a prostatectomia radicale con neoplasia in stadio pT2. Abbiamo inoltre valutato le correlazioni con variabili di importanza nota come il PSA preoperatorio, il Gleason score (GS), lo stadio (pT2a, pT2b, pT2c). MATERIALI E METODI Sono stati valutati retrospettivamente i dati clinici ed anatomopatologici relativi a 186 pazienti sottoposti tra il 2000 ed il 2005 a prostatectomia radicale per adenocarcinoma prostatico senza terapia neoadiuvante o adiuvante, con stadio pT2N0 e follow-up minimo di 6 mesi. Sugli specimen del campione in studio è stata valutata specificatamente la presenza di PNI intraprostatica. Il PSA preoperatorio medio era 9.7 ng/ml (range 3.5-33.5). Il GS era 2-6 in 112 (60.2%), 7 in 64 (34.4%), 8-10 in 10 (5.4%) pazienti. In 26 pazienti (14%) lo stadio era pT2a, in 127 (68.3%) pT2b, in 33 (17.7%) pT2c. In 4/186 pazienti (2.1%) erano presenti margini positivi. In 106 pazienti era presente PNI (57%). Abbiamo valutato con il metodo di Kaplan-Meier la ripresa biochimica di malattia e le correlazioni esistenti con le variabili: PSA, GS, Stadio, stato dei margini, PNI. La significatività statistica è stata verificata con il Logrank test. RISULTATI Il follow-up medio è stato 24.4 mesi (range 6-73). Complessivamente 11 pazienti sono andati incontro a recidiva biochimica dopo un periodo medio di 24.1 mesi dall'intervento, 1 senza PNI e 10 con PNI. La sopravvivenza attuariale libera da ripresa biochimica a 36 e 60 mesi per l'intero campione è rispettivamente del 88.3% e 79.5%. La sopravvivenza attuariale libera da ripresa biochimica di malattia a 3 anni nei pazienti rispettivamente PNI negativi e positivi è risultata rispettivamente del 94.4% e 85.2%. All'analisi statistica univariata tale differenza è risultata significativa (p<0.05). Contrariamente gli altri fattori analizzati (PSA, GS, Stadio), non hanno permesso di stratificare i pazienti in gruppi a rischio differenziato di ripresa di malattia. CONCLUSIONI Da nostri dati emerge come nonostante la brevità del follow-up non permetta di confermare il ruolo prognostico di fattori preditivi di ripresa di malattia di documentata importanza, la presenza di invasione perineurale, anche dopo un follow-up medio di soli 24 mesi, ha reso possibile stratificare i pazienti con malattia patologicamente organoconfinata in due gruppi con rischio di ripresa di malattia significativamente diverso. Questo suggerisce che tale parametro potrebbe intergrarsi con i fattori prognostici uniformemente accettati per la valutazione prognostica di questo sottogruppo di pazienti.

RUOLO PROGNOSTICO DELL'INVASIONE PERINEURALE NEI PAZIENTI SOTTOPOSTI A PROSTATECTOMIA RADICALE CON STADIO PATOLOGICO T2 / L. Masieri; M. Carloni; A. Minervini; A. Lapini; M. Rossetti; A. Ierardi; G.Vignolini; G. Nesi; M. Carini; S. Serni. - STAMPA. - Atti 79° Congresso SIU:(2006), pp. 173-173. (Intervento presentato al convegno 79° Congresso SIU tenutosi a Bologna nel 17-21 giugno).

RUOLO PROGNOSTICO DELL'INVASIONE PERINEURALE NEI PAZIENTI SOTTOPOSTI A PROSTATECTOMIA RADICALE CON STADIO PATOLOGICO T2

L. Masieri;MINERVINI, ANDREA;CARINI, MARCO;SERNI, SERGIO
2006

Abstract

INTRODUZIONE Lo scopo del presente studio è stata l'analisi del possibile ruolo predittivo di ripresa biochimica di malattia dell'invasione perineurale (PNI) valutata sullo specimen anatomopatologico di pazienti sottoposti a prostatectomia radicale con neoplasia in stadio pT2. Abbiamo inoltre valutato le correlazioni con variabili di importanza nota come il PSA preoperatorio, il Gleason score (GS), lo stadio (pT2a, pT2b, pT2c). MATERIALI E METODI Sono stati valutati retrospettivamente i dati clinici ed anatomopatologici relativi a 186 pazienti sottoposti tra il 2000 ed il 2005 a prostatectomia radicale per adenocarcinoma prostatico senza terapia neoadiuvante o adiuvante, con stadio pT2N0 e follow-up minimo di 6 mesi. Sugli specimen del campione in studio è stata valutata specificatamente la presenza di PNI intraprostatica. Il PSA preoperatorio medio era 9.7 ng/ml (range 3.5-33.5). Il GS era 2-6 in 112 (60.2%), 7 in 64 (34.4%), 8-10 in 10 (5.4%) pazienti. In 26 pazienti (14%) lo stadio era pT2a, in 127 (68.3%) pT2b, in 33 (17.7%) pT2c. In 4/186 pazienti (2.1%) erano presenti margini positivi. In 106 pazienti era presente PNI (57%). Abbiamo valutato con il metodo di Kaplan-Meier la ripresa biochimica di malattia e le correlazioni esistenti con le variabili: PSA, GS, Stadio, stato dei margini, PNI. La significatività statistica è stata verificata con il Logrank test. RISULTATI Il follow-up medio è stato 24.4 mesi (range 6-73). Complessivamente 11 pazienti sono andati incontro a recidiva biochimica dopo un periodo medio di 24.1 mesi dall'intervento, 1 senza PNI e 10 con PNI. La sopravvivenza attuariale libera da ripresa biochimica a 36 e 60 mesi per l'intero campione è rispettivamente del 88.3% e 79.5%. La sopravvivenza attuariale libera da ripresa biochimica di malattia a 3 anni nei pazienti rispettivamente PNI negativi e positivi è risultata rispettivamente del 94.4% e 85.2%. All'analisi statistica univariata tale differenza è risultata significativa (p<0.05). Contrariamente gli altri fattori analizzati (PSA, GS, Stadio), non hanno permesso di stratificare i pazienti in gruppi a rischio differenziato di ripresa di malattia. CONCLUSIONI Da nostri dati emerge come nonostante la brevità del follow-up non permetta di confermare il ruolo prognostico di fattori preditivi di ripresa di malattia di documentata importanza, la presenza di invasione perineurale, anche dopo un follow-up medio di soli 24 mesi, ha reso possibile stratificare i pazienti con malattia patologicamente organoconfinata in due gruppi con rischio di ripresa di malattia significativamente diverso. Questo suggerisce che tale parametro potrebbe intergrarsi con i fattori prognostici uniformemente accettati per la valutazione prognostica di questo sottogruppo di pazienti.
2006
Atti 79° Congressi SIU
79° Congresso SIU
Bologna
L. Masieri; M. Carloni; A. Minervini; A. Lapini; M. Rossetti; A. Ierardi; G.Vignolini; G. Nesi; M. Carini; S. Serni
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