ABU SIMBEL, A NEW READING AFTER HALF A CENTURY

Nel secolo scorso, alla fine degli anni cinquanta, il progetto dell'alta diga di Assuan, mise in serio pericolo i monumenti di Nubia. L'Unesco promosse la campagna di Nubia per coinvolgere i paesi occidentali nell'opera di salvataggio dei templi di Abu Simbel. Il rilievo dell'area, fondamentale per le operazioni, fu condotta dall'istituto geografico francese (1956 - 1963), usando quelle che per i tempi erano tecnologie innovative come la fotogrammetria. L'operazione di salvaguardia dell'area monumentale fu condotta sezionando le statue e gli edifici in parti e trasferendole in una posizione sicura vicina al sito originale dove furono ricostruite nel miglior modo possibile. Nel presente lavoro è stato possibile effettuare una rilettura critica dei rilievi fotogrammetrici fatti dall'IGN anche attraverso l'uso di un software di fotogrammetria tridimensionale sviluppato dall'autore. Attraverso le stereocoppie fotografiche dell'epoca, reperite negli archivi storici dell'istituto e le coordinate prese durante la campagna topografica di rilievo, è stato possibile ricostruire in forma digitale le parti principali della facciata del grande tempio in un modello digitale tridimensionale relativo alla configurazione originale del tempio, nella sua collocazione originaria. Il progetto di ricerca si è posto l'obbiettivo di documentare i monumenti nella loro configurazione attuale, attraverso varie metodologie e di comparare quindi il vecchio rilievo fatto sul sito originale dei monumenti e quello nuovo nella dislocazione attuale per elaborare una mappa delle differenze dovute a possibili errori di rimontaggio o a deterioramenti e per indagare lo stato di conservazione del monumento in modo dettagliato.