Introduzione: La terapia metronomica prevede la somministrazione per tempi lunghi in modo continuativo di citostatici a basso dosaggio. Studi preclinici hanno dimostrato l'efficacia di questi schemi anche nel trattamento di tumori chemioresistenti (Glode et al. Cancer 2003). L'associazione ciclofosfamide- desametasone ben si presta ad una somministrazione di questo tipo avendo i due farmaci effetti sinergici di tipo antiangiogenetico. Scopo del lavoro è quello di verificare l'efficacia e la tollerabilità dello schema suddetto in pazienti con HRPC. Gli Autori individuano altresì una tipologia di pazienti in cui sono massimi i risultati con questo schema. Pazienti e Metodi: Dal gennaio 2003 al gennaio 2005, 23 pazienti con HRPC (età media 68.4 aa; range 55-79 aa) sono stati trattati con ciclofosfamide (50 mg/die) e desametasone (1 mg/die) in modo continuativo. Diciassette erano non metastatici e 6 metastatici. Il PSA basale risultava compreso tra 6,75 ng/ml e 332 ng/ml, media 54,7 ng/ml.; 21 /23 pazienti presentavano un PSA 10Ong/m1 Criteri di inclusione: dimostrazione della withdrawal sindrome; attesa di vita > 6 mesi; ECOG performance status 2; esclusione di altra patologia neoplastica in atto; funzionalità midollare epatica e renale nella norma. È stata considerata come risposta positiva una riduzione del PSA > 50% del valore basale. La rivalutazione del PSA è stata effet¬tuata al termine del secondo mese di terapia e successivamente ogni 2 mesi. Nei Pazienti responders a 6 mesi è stato intrapreso un trattamento intermittente, riprendendo la terapia al raggiungimento del valore basale del PSA. La terapia è stata interrotta in caso di mancata risposta o per comparsa di tossicità grado 3-4 sec WHO. Risultati: È stata osservata, dopo 2 mesi, una risposta positiva in 17/23 pazienti (73.9%), con mantenimento della stessa ai controlli successivi in percentuali rispettivamente del 65,4% (15/23) a 4 mesi, del 52.1% (12/23) a 6 mesi. Di questi 12 hanno raggiunto un follow-up superiore ad un anno: 5/12 (41.6%) risultano responders in regime intermittente. In nessun caso è stata osservata tossicità di grado 3-4. Conclusioni: La terapia metronomica con ciclofosfamide+desametasone risulta essere efficace e ben tollerata; ha il vantaggio di essere una terapia domiciliare, a basso costo applicabile anche a pazienti con basso performance status. Al fine di ridurre la tossicità da accumulo proponiamo un trattamento intermittente dopo la verifica di una risposta stabile. Nonostante l'esperienza limitata riteniamo che una migliore selezione dei pazienti consenta di mantenere elevate percentuali di risposta in regime intermittente. Candidati ideali ad una terapia metronomica sono i pazienti con HRPC a PSA non particolarmente elevato (10Ong/m1) e trend di crescita lento.

TERAPIA METRONOMICA CON CICLOFOSFAMIDE E DESAMETASONE DEL CARCINOMA PROSTATICO ORMON0-REFRATTARIO (HRPC) / Lapini A.; Baldazzi V.; Serni S.; Masieri L.; Minervini A.; Carloni M.; Carini M.. - STAMPA. - 77 n°3, suppl 2:(2005), pp. 45-46. (Intervento presentato al convegno XV Congresso Nazionale SIUrO tenutosi a Giardini Naxos nel 3-6 novembre).

TERAPIA METRONOMICA CON CICLOFOSFAMIDE E DESAMETASONE DEL CARCINOMA PROSTATICO ORMON0-REFRATTARIO (HRPC)

SERNI, SERGIO;Masieri L.;MINERVINI, ANDREA;CARINI, MARCO
2005

Abstract

Introduzione: La terapia metronomica prevede la somministrazione per tempi lunghi in modo continuativo di citostatici a basso dosaggio. Studi preclinici hanno dimostrato l'efficacia di questi schemi anche nel trattamento di tumori chemioresistenti (Glode et al. Cancer 2003). L'associazione ciclofosfamide- desametasone ben si presta ad una somministrazione di questo tipo avendo i due farmaci effetti sinergici di tipo antiangiogenetico. Scopo del lavoro è quello di verificare l'efficacia e la tollerabilità dello schema suddetto in pazienti con HRPC. Gli Autori individuano altresì una tipologia di pazienti in cui sono massimi i risultati con questo schema. Pazienti e Metodi: Dal gennaio 2003 al gennaio 2005, 23 pazienti con HRPC (età media 68.4 aa; range 55-79 aa) sono stati trattati con ciclofosfamide (50 mg/die) e desametasone (1 mg/die) in modo continuativo. Diciassette erano non metastatici e 6 metastatici. Il PSA basale risultava compreso tra 6,75 ng/ml e 332 ng/ml, media 54,7 ng/ml.; 21 /23 pazienti presentavano un PSA 10Ong/m1 Criteri di inclusione: dimostrazione della withdrawal sindrome; attesa di vita > 6 mesi; ECOG performance status 2; esclusione di altra patologia neoplastica in atto; funzionalità midollare epatica e renale nella norma. È stata considerata come risposta positiva una riduzione del PSA > 50% del valore basale. La rivalutazione del PSA è stata effet¬tuata al termine del secondo mese di terapia e successivamente ogni 2 mesi. Nei Pazienti responders a 6 mesi è stato intrapreso un trattamento intermittente, riprendendo la terapia al raggiungimento del valore basale del PSA. La terapia è stata interrotta in caso di mancata risposta o per comparsa di tossicità grado 3-4 sec WHO. Risultati: È stata osservata, dopo 2 mesi, una risposta positiva in 17/23 pazienti (73.9%), con mantenimento della stessa ai controlli successivi in percentuali rispettivamente del 65,4% (15/23) a 4 mesi, del 52.1% (12/23) a 6 mesi. Di questi 12 hanno raggiunto un follow-up superiore ad un anno: 5/12 (41.6%) risultano responders in regime intermittente. In nessun caso è stata osservata tossicità di grado 3-4. Conclusioni: La terapia metronomica con ciclofosfamide+desametasone risulta essere efficace e ben tollerata; ha il vantaggio di essere una terapia domiciliare, a basso costo applicabile anche a pazienti con basso performance status. Al fine di ridurre la tossicità da accumulo proponiamo un trattamento intermittente dopo la verifica di una risposta stabile. Nonostante l'esperienza limitata riteniamo che una migliore selezione dei pazienti consenta di mantenere elevate percentuali di risposta in regime intermittente. Candidati ideali ad una terapia metronomica sono i pazienti con HRPC a PSA non particolarmente elevato (10Ong/m1) e trend di crescita lento.
2005
Arch Ital Urol Androl
XV Congresso Nazionale SIUrO
Giardini Naxos
Lapini A.; Baldazzi V.; Serni S.; Masieri L.; Minervini A.; Carloni M.; Carini M.
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